Il noto sottosegretario Baretta si ‘esprime’ sul regolamento del gioco capitolino

CalcioWeb

Il sottosegretario all’Economia, con delega ai giochi ed ai siti sicuri per giocare al casino online, Pier Paolo Baretta non lascia passare occasione per esprimersi nei confronti dei “vari provvedimenti” che vengono assunti in ogni parte della nostra Penisola in attesa delle decisioni che interverranno in Conferenza Unificata, decisioni definitive in cui, forse, crede solo il Sottosegretario. Qui, si vuole riferire il suo pensiero relativamente al “nuovo Regolamento sul gioco” della città di Roma, tanto atteso quanto “pubblicizzato ed annunciato” in modo altisonante dal suo Primo Cittadino, Virginia Raggi. Particolarmente, Baretta si sofferma sulle distanze e sui luoghi sensibili “pensati” dalla città capitolina ed esterna il suo pensiero: “l’effetto sarà che in molte zone non ci sarà gioco,  ma questo rischierà di concentrarsi in aree a rischio di degrado”. Mentre il pensiero del Governo si è orientato e si orienterà sempre di più per una distribuzione equilibrata: ma questo, naturalmente, senza voler togliere alcunchè al potere dei Comuni che avranno il diritto di regolamentare il gioco sui propri territori. L’Esecutivo, da parte sua, vorrebbe impedire una specie di “concentrazione territoriale” che non avrebbe nulla di positivo, anzi.

Baretta continua a portare avanti, anche fuori la Conferenza Unificata, il suo pensiero per i “lavori sull’accordo per la riforma del gioco” e conferma assolutamente che si vorrebbero studiare e costruire con i Comuni regole di riferimento generale per impedire che si cada in una specie di “concorrenza sleale” tra le città più o meno “sensibili”. Per questo motivo si ritiene indispensabile da parte del Governo una “collaborazione” da parte degli Enti Locali che abbia come obbiettivo quello di “programmare” il territorio in modo che il gioco non venga a concentrarsi particolarmente e soltamente in alcune zone. E da parte di Baretta non può certo mancare un riferimento “all’intervento coraggioso” di diminuzione delle apparecchiature da intrattenimento: il sottosegretario vuole ancora una volta sottolineare che sono state “toccate loro” poiché sono presenti sul territorio in numero maggiore di altri apparecchi e sono concentrate in bar e tabaccherie: ma l’Esecutivo non vede l’ora di chiudere questo argomento in modo che possa accontentare tutti per potersi, poi, dedicare ad altri aspetti del gioco, particolarmente a quello online sul quale -senza ombra di dubbio- il controllo ed il monitoraggio sono serrati, ma è il comparto di gioco che preoccupa di più in generale.

E per questo avrà bisogno di tempo e di serenità per riuscire a trovare la soluzione e le strategie più consone per la tutela dei giocatori e delle imprese lecite che sono ancora oggi (queste ultime) minate dalla presenza in rete di siti illegali che propongono offerte più vantaggiose ed accattivanti relativamente al gioco legale. C’è ancora tantissimo lavoro da fare per il quale ci vuole, però, tranquillità e serenità. Se sarà possibile, aggiunge chi scrive, visto il momento che il gioco pubblico sta passando che non è certamente “lastricato né di tranquillità né di serenità”! Certamente, bisogna però anche considerare che le “richieste di tempo” che l’Esecutivo reclama sono un eufemismo visto che le trattative della Conferenza Unificata ormai si trascinano da parecchi mesi e, tra breve, compiranno il “primo compleanno”: diciamo che di acqua sotto i ponti ne è passata tanta ed ha lasciato però solo scompiglio e poche certezze. Ma se il sottosegretario Baretta ha ancora necessità di tempo… gli operatori del gioco (ancora in vita) non possono che concederlo.

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