Bonaventura, che schiaffi a Montella: tesse le lodi di Gattuso e svela cosa non andava nel Milan

CalcioWeb

Giacomo Bonaventura ha le idee chiare su chi dovrebbe essere l’allenatore della prossima stagione del Milan: Ringhio Gattuso. In un’intervista al ‘Corriere dello Sport’, il centrocampista rossonero tesse le lodi del tecnico calabrese rifilando stoccate a Montella: “Uno, magari, vorrebbe Guardiola o un top come allenatore… Ma Gattuso non ha nulla da invidiare a nessuno come metodo di lavoro. Comunque cambiare ancora guida tecnica, rappresenterebbe un passo difficile per noi giocatori. Gattuso conosce benissimo l’ambiente e meriterebbe di poter disporre di qualche fuoriclasse in più. Ci ha dato un modo di lavorare diverso dove ci sono grande intensità, pochissime pause, il livello degli allenamenti si è alzato molto. Inoltre il nostro allenatore ha un forte carattere, una grande passione, è onesto, è riuscito a dare a noi tutti una grande voglia di migliorare, un’unità di intenti importante.

LaPresse/Spada

Gattuso è molto bravo anche a motivare chi gioca meno. Non abbandona nessuno al suo destino, cerca sempre di recuperarlo. L’intuizione più importante è stata quella di riproporre la difesa a 4. Finalmente abbiamo un modulo ben preciso e lo stiamo portando avanti. Adesso non c’è più confusione, la situazione è chiara per tutti. Quando si cambiano modulo e tanti allenatori non è un bene per noi calciatori. In questi ultimi anni abbiamo avuto a che fare con tanti, troppi cambi su tutti i fronti”. 

Infine parlando del ruolo sottolinea ancora come con Gattuso non ci sia più la confusione tattica che regnava con Montella: “Come mi trovo da mezz’ala sinistra? Nella mia carriera non mi sono mai risparmiato, ho sempre dato tutto quello che avevo. Ho cambiato tante posizioni in campo, tanti allenatori, ho anteposto il bene della squadra a quello mio personale. Sì, in effetti il ruolo di mezz’ala mi va a genio anche perchè adesso le idee tattiche sono ben precise, non c’è più confusione, non ci sono più problemi. Gattuso esorta noi centrocampisti a cercare il gol. Quindi verticalizziamo molto, andiamo alla ricerca di reti importanti considerato anche il momento non felicissimo degli attaccanti.

LaPresse/Spada

Non è facile, come nel caso di André Silva, adeguarsi e ambientarsi da subito nel nostro campionato. Ci sono dinamiche di gioco diverse, bisogna avere doti adi apprendimento particolari perchè bisogna abbinare una grande crescita ad altrettanta qualità. Ma io penso che anche Kalinic e Cutrone possano e debbano migliorare. Tutti i sensori di Milanello indicano che siamo sulla strada giusta”. 

Condividi