Milan, l’annuncio di Mirabelli: “ecco cosa faremo sul mercato”. Poi svela il futuro di Donnarumma e gli sms di Montella

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Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’, in cui ha toccato diversi argomenti a cominciare dalla strategia del club rossonero per questo mercato di gennaio:  In entrata non faremo nulla, ve lo dico come informazione ufficiale. In uscita qualche movimento ci potrebbe essere, ma cose piccole. I nomi sono quelli che stanno circolando, quello che ha le richieste più concrete è Gustavo Gomez dal Boca. In estate è stato un mercato importante ma non ne ho nostalgia, per tutto c’è un tempo. Oggi credo che la soluzione sia già in casa”.

Parlando del mercato estivo, Mirabelli va fiero delle mosse fatte: “Non mi sembrano cifre eccessive. Tutti considerano l’esborso complessivo, io invece invito a scorporarlo e analizzarlo. Non abbiamo strapagato nessuno e vi dirò di più: se, in pura teoria, domani mettessimo qualcuno dei nuovi sul mercato, andremmo a guadagnarciNonostante molti di loro non stiano rendendo in base alle aspettative, a livello patrimoniale non esiste alcun flop. E poi ci si dimentica di un piccolo particolare: la nostra gestione è fatta anche di cessioni e di rinnovi. Dalle vendite abbiamo incassato una buona cifra”.

LaPresse/Spada

Importanti dichiarazioni anche sul futuro di Donnarumma: “Gigio ha rinnovato con grande gioia e ha sempre espresso la volontà di restare al Milan. Noi saremmo felicissimi se finisse la carriera qui. Nel momento in cui non avesse più desiderio di restare, cosa che non ci risulta, ne favoriremmo l’uscita. Controvoglia non resta nessuno“.

Infine una frecciatina a Montella: “Io e Fassone siamo una coppia di fatto, due corpi e un’anima. Non si fa nulla, se non condiviso. Il resto sono illazioni. Con Montella abbiamo condiviso tutto, a partire da una campagna acquisti così aggressiva, tant’è vero che ho conservato i messaggi entusiasti che mi mandava, per esempio, durante la trattativa Bonucci. Provo dispiacere per come è finita, a livello affettivo e professionale. Se avesse funzionato come avrebbe dovuto, il Milan sarebbe in Champions e lui al suo posto”.

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