Reggina, Basile e Maurizi sono riusciti in una grande impresa: indebolire una squadra già non all’altezza

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La Reggina ha conquistato tre punti preziosi nella gara di campionato contro la Paganese, una partita non entusiasmante ma l’importante almeno nell’immediato era quello di conquistare una vittoria per muovere la classifica ed allontanarsi dalla zona rossa della classifica. La squadra amaranto continua a non convincere dal punto di vista della prestazione, quasi mai in questo campionato la Reggina ha messo sotto l’avversario e sembra proprio che la squadra ha accumulato un bottino di punti superiore rispetto a quanto meritato e nonostante ciò la zona playout è vicinissima e dopo la prossima giornata (trasferta contro il Matera) può correre il rischio di trovarsi nuovamente in zona rossa.

L’impresa di Maurizi e Basile, indebolire una squadra già non all’altezza

LaPresse/Francesco Saya

La Reggina aveva una grossa chance, quella di compensare le tante carenze con alcuni innesti sul mercato per rinforzare la rosa, ad oggi si può dire senza nessuna smentita che la squadra si è clamorosamente indebolita. In particolar modo la partenza di De Francesco non ha una logica per come è avvenuto l’addio, cessione allo Spezia (anzi regalo allo Spezia) perchè la Reggina non ha incassato nemmeno un euro dall’addio del calciatore più talentuoso della squadra. La cessione a gennaio era la giusta soluzione per la decisione di De Francesco di non rinnovare il contratto ma la società doveva incassare la giusta cifra, invece zero e presto succederà lo stesso anche per Porcino, due calciatori che ancora potevano rappresentare un patrimonio per la società nonostante la scadenza del contratto lasciati partire senza incassare un euro. In queste condizioni la giusta soluzione era quella di sfruttare il talento dei due per provare a conquistare la salvezza, proprio contro la Paganese De Francesco ha dimostrato di poter fare la differenza anche con la ‘testa altrove’ mentre Porcino non è stato convocato.

Reggina, cessione a basso costo di Bianchimano

LaPresse/Francesco Saya

La ciliegina sulla torta infine è arrivata con la cessione di Bianchimano al Perugia, l’attaccante completerà la stagione con la maglia della Reggina. Il club amaranto ha incassato 300.000 euro. Si avete capito bene 300.000 euro per un attaccante che ha dimostrato di essere un valore aggiunto e pronto per la Serie B, di appena 21 anni, cifre che non circolano nemmeno in eccellenza, Bianchimano ad oggi ha una valutazione di almeno un milione di euro ma probabilmente la società ha guardato più all’immediato con l’intenzione di concludere la stagione senza grattacapi. Ma come si può programmare il futuro in queste condizioni? L”unico calciatore che la Reggina può valorizzare è Marino, per il resto la Reggina non incasserà un euro e dalla prossima stagione dovrà nuovamente ricostruire la squadra. Ma a preoccupare è anche la stagione in corso.

Basile e Maurizi (ed ovviamente anche la società guidata dal presidente Praticò) sono riusciti ad indebolire la squadra, un’impresa se si considera che sono stati pochi gli acquisti azzeccati in estate (forse il solo Cucchietti ha dimostrato di essere di categoria). Sono arrivati Hadžiosmanovi? (un classe 1998 e con poche presenze in carriera), Armeno (buon calciatore ma sostituire Porcino non sarà facile), Giuffrida e Castiglia, calciatori che non aumentano la qualità del centrocampo. Presente e futuro non fanno sorridere, per il resto va tutto bene…