Rizzoli e il bilancio sul Var: “Mani dubbi? Ecco cosa devono fare gli arbitri”

CalcioWeb

Al termine della riunione con gli allenatori della Serie A, il designatore artbitrale del massima serie, Nicola Rizzoli, ha tracciato un bilancio sul Var dopo i primi mesi dalla sua introduzione: “Abbiamo analizzatoi nostri errori. In tutto sono stati 11, sulle 60 correzioni fatte: una volta era fuori dal protocollo, quando l’arbitro ha fermato il gioco in anticipo, una riguarda l’attacking phase possession, due fuorigioco, un rigore e sei falli di mano. Degli 11 errori sette hanno influenzato il risultato. Senza VAR ci sarebbe stato il 5,6% di errori mentre con la tecnologia siamo arrivati all’1%. 

Il nostro obiettivo è quello di arrivare praticamente a zero ma l’1% è certamente accettabile. I falli sono diminuiti dell’8,8% mentre i rigori sono in aumento del 5,5%: questo significa che c’è più controllo all’interno dell’area. I cartellini rossi sono meno e quelli per proteste sono zero in questa stagione, contro i cinque dell’anno scorso. Queste statistiche sono molto positive per noi, ci sono atteggiamenti più composti e lo spettacolo ne trae beneficio.”

Rizzoli ha mostrato poi  gli episodi dei ‘mani’ di Mertens in Crotone-Napoli e di Skriniar in Inter-Lazio, facendo ascoltare per la prima volta i dialoghi fra gli arbitri di quelle partite, Mariani e Rocchi, e la cabina della Var lanciando un diktat ben preciso: “in caso di ‘mani dubbi’ l’arbitro deve sembre andare a vedere”.

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