Gigi Buffon allo scoperto. Dopo essere stato tirato in ballo dal neo Ct Di Biagio in merito al suo ritorno in Nazionale, il portiere della Juventus ha parlato a Tiki Taka svelando le proprie intenzioni: “Alle parole di Di Biagio su di me e la Nazionale non c’è da aggiungere niente se non che ho un senso di responsabilità e di attaccamento che mi sentivo di dare ancora qualcosa alla Nazionale in questo momento di transizione. C’è un ciclo di amichevoli delicate e avevo anche pensato di andare in vacanza qualche giorno con la mia famiglia, ma credo che quando la Nazionale ha bisogno di te, bisogna rispondere presenti e non disertare. Poi da giugno si faranno altri ragionamenti. Ripeto, è una forma di fedeltà e un senso di responsabilità verso l’Italia. Sta nascendo una Nazionale nuova e le prime gare non sono proprio tranquille perché incontreremo Argentina e Inghilterra in trasferta. Penso che qualche giocatore esperto sia utile inizialmente, anche solo per dare qualche consiglio ai più giovani”.
Qualcosa non torna. Di Biagio ha dichiarato che quasi vuol fare un favore a Buffon evitandogli di chiudere la carriera con la gara contro la Svezia, regalandogli una passerella. Buffon ha invece detto che ci sono gare delicate e la Nazionale ha bisogno di lui, come se il portiere dovesse fare un “favore” a Di Biagio. Uno dei due bluffa. Sul ritiro Buffon è ancor più chiaro: “L’anno prossimo non devo fare niente di particolare. L’unica cosa che devo fare adesso è concentrarmi su questo finale di stagione. Sono sicuro e molto tranquillo su quella che sarà la mia scelta che comunicherò, d’accordo con la società, al momento opportuno. Adesso bisogna stare concentrati sul presente e stop. Futuro da dirigente? Ognuno di noi deve seguire la strada che sente dentro e la passione che cresce nella propria anima. Mi auguro di avere un’altra fiamma di passione che mi indichi un ruolo da poter seguire anche in futuro. Per chi vive di emozioni così forti come noi calciatori, lo smettere di giocare è come se fosse la ‘prima morte’ che si subisce. Lo choc è talmente grande perché si ferma un’esperienza talmente bella che tutto il resto sembra non avere valore, ma poi col tempo ti accorgi che ci sono altre cose che ti fanno sentire comunque importante e che ti possono dare soddisfazione”.
Buffon analizza le finali perse dalla sua Juventus: “Di finali di Champions ne ho perse tre, tutte quelle giocate. Col Milan abbiamo sbagliato tre rigori su cinque, invece nelle ultime due abbiamo giocato contro squadre superiori: contro il Barcellona abbiamo perso per episodi ma giocando alla pari, mentre a Cardiff siamo stati troppo presuntuosi. Pensavamo di giocarcela alla pari e se si ha questo pensiero col Real vuol dire che non hai capito come affrontare una squadra come il Real Madrid. Il rapporto con Federer? Ogni tanto ci scriviamo e ci psicanalizziamo a vicenda perché tre ani fa in un’intervista disse che si ispirava a me”.
Infine non è mancato un commento alla corsa scudetto: La vittoria del Napoli a Cagliari? Non l’ho vista ma mi sembra che il Napoli non abbia avuto particolari problemi. Psicologicamente si stava meglio a -1 ma siamo una squadra da battaglia e sappiamo che se quest’anno vogliamo conquistare il settimo scudetto c’è da fare qualcosa di strepitoso e straordinario perché il Napoli non sta veramente regalando niente. Se non fossi il portiere della Juve mi piacerebbe lo scudetto a Napoli? Mi piacciono le storie di sport, di passione e a Napoli tutto questo c’è. E da italiano mi è dispiaciuta l’uscita del Napoli dall’Europa League perché una squadra come quella azzurra poteva vincere la competizione. Avrei tifato per la loro vittoria a differenza di Ferlaino che ha detto che tiferebbe per la Juve solo fino alla finale. Un giocatore del Napoli che mi piace? Penso che la fase offensiva del Napoli sia incredibile. I tre davanti, più Hamsik e Allan adesso sono devastanti. La panchina di Insigne contro la Svezia? Lorenzo dopo quella gara ha dimostrato di essere un campione, un giocatore molto maturo che pensa al gruppo. Infatti dopo l’eliminazione non ha fatto una dichiarazione contro il ct, non ha fatto nessun tipo di polemica. Questo la dice lunga sulla crescita di Lorenzo in questi anni. La responsabilità di essere il capitano della Juve? La crescita umana che ho avuto ha fatto sì che percepissi alcune responsabilità diversamente da quando ero ragazzo. Per trovare un equilibrio personale bisogna fare delle scelte e cercare di essere coerente con queste scelte”.