Il calciomercato di gennaio che si è appena concluso è stato uno dei più desolanti di tutti i tempi. A farla da padrone è stato lo slogan ‘trattativa saltata’: da Pastore a Verdi, passando per Politano, Cofie, Pinamonti, Ramires e chi più ne ha più ne metta. Morale della favola, la Serie A in questa campagna acquisti invernale ha speso in tutto 20 milioni di euro, ben 450 milioni in bene rispetto alla Premier Legue. Un dato che deve far riflettere e che fa capire come è possibile che le nostre squadre in Europa la maggior parte delle volte devono arrendersi allo strapotere di compagini inglesi o spagnole.
La Premier League in tutto ha speso 470 milioni in questo mercato di gennaio. Il Liverpool ha sborsato 85 milioni per Van Dijk, dopo aver incassato 160 milioni dal Barcellona per Coutinho, il City ha invece pagato la clausola rescissoria di 65 milioni per assicurarsi Laporte, mentre l’Arsenal oltre allo scambio Sanchez-Mkhitaryan ha acquistato Aubameyang per 65,7 milioni. Un mercato scoppiettante quello inglese, tutto il contrario di quello italiano.
La Serie A si è dovuta accontentare lavorando per la maggior parte con prestiti onerosi con diritto di riscatto. E deve far riflettere come il record di spesa lo ha messo a segno il Sassuolo sborsando 10 milioni per Babacar. La speranza che nel prossimo mercato estivo ci sia un’inversione di tendenza.