Nazionale, Di Biagio allo scoperto: “ecco cosa hanno deciso di fare i senatori”

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“Ho la voglia di dimostrare qualcosa di buono. Oggi sono l’allenatore della Nazionale e deve fare qualcosa di buono per la squadra e i ragazzi. Chiamatemi pure come ritenete opportuno, non è l’appellativo la mia priorità”. Esordisce così in conferenza stampa il Ct della Nazionale, Gigi Di Biagio, il quale successivamente è passato ad affrontare il discusso tema dei senatori azzurri. Di Biagio non ha voluto prendere alcuna decisione in merito, ma si è affidato al volere dei senatori stessi: “Ho parlato con alcuni dei “senatori” perché volevo capire se avessero effettivamente la voglia di chiudere con la Nazionale. Ho parlato con Buffon, gli ho proposto di fare altre 2-3 partite e decidere perché un giocatore come lui non dovrebbe chiudere con una partita come quella contro la Svezia. Barzagli ha confermato di voler lasciare. Chiellini prosegue, De Rossi si deciderà dopo marzo”.

Buffon
Alfredo Falcone/LaPresse

Di Biagio ha poi proseguito analizzando il proprio incarico: “Seguo costantemente Balotelli. Al momento delle convocazioni valuteremo se portarlo o no. Per adesso non abbiamo preso nessuna decisione. Chiesa è in rampa di lancio, è giovane. Nei miei incarichi in Federazione ho convocato circa 150 giocatori. So quale è il mio ruolo, sono realista ma ambizioso. Oggi non è importante l’allenatore della Nazionale ma il rilancio del nostro calcio. Sono 8 anni che sono in Federazione, conosco molto bene l’ambiente ed i ragazzi. Secondo me la Nazionale ha bisogno di una figura che sia tanto allenatore che selezionatore. “In cuori mio ho la voglia di mettere in difficoltà chi dovrà scegliere il prossimo Ct ma adesso ho soltanto in mente il futuro del calcio italiano. Ci sarà un lavoro di concerto con Evani perché è cruciale fare squadra. Nel mio modo di pensare il calcio c’è una certezza, la difesa a 4. Non è tuttavia un dogma. Questa tre giorni mi renderà soddisfatto nel momento in cui vedrò la crescita dei giocatori che sono qui”. Il finale è un po’ spiazzante: “Bisogna avere il coraggio di puntare sui giovani. Quello che ho sempre detto ai miei ragazzi è che quando si renderanno conto che giocare davanti ad 80.000 spettatori non influenzerà il loro stato d’animo potranno sentirsi pronti”. Bisogna avere il coraggio di puntare sui giovani, ma Di Biagio riparte dai vecchi…

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