La Juventus ed i suoi proficui investimenti sui giovani del vivaio, una cantilena che risuona spesso durante le sessioni di calciomercato, ma che in realtà non è propriamente vera. Anche durante questo gennaio con pochi acuti, è stato fatto un plauso alla Juventus che invece di soffermarsi sull’acquisto di qualche calciatore per la prima squadra ha pensato bene di trattare giovani come il ‘cagliaritano’ Han, Leandro Fernandes ed altri prospetti in orbita bianconera. E’ vero, la Juventus spesso e volentieri tratta questi giovani, ma la domanda importante da porsi è la seguente: quanti di questi riescono poi ad arrivare in prima squadra e giocare con costanza? Quasi nessuno. Quella del vivaio bianconero è un po’ una favoletta del calciomercato, ma andando a spulciare la rosa di mister Allegri c’è praticamente il solo Marchisio che proviene dal vivaio della Juventus, una “mossa” risalente ad oltre 10 anni fa e non certo addebitabile a questa nuova società.
“La Juventus ha come obiettivo quello di vincere e le statistiche dicono che con troppi giocatori giovani in campo non si vince”, queste sono parole di Beppe Marotta, amministratore delegato bianconero. Parole sincere che avallano la nostra tesi. Tutti questi ragazzi presi in orbita juventina vengono poi usati come pedine di scambio, rivenduti, molti anche rilasciati al termine del contratto. Non è vero che la Juventus è brava a scovare giovani da lanciare in prima squadra. Non c’è un osso duro della Cantera come fu in passato al Barcellona. I vari Mattiello, Lirola, Caligara, Mandragora, Marrone e così via a ritroso, sono stati costretti ad andare a cercar fortune altrove. Sono stati tanti in questi anni i giovani prospetti spacciati per fenomeni, che però al momento di affacciarsi in prima squadra non ne hanno avuto le capacita o le possibilità. La Juventus ha invece la capacità economica per andare ad acquistare i giovani lanciati dalle altre squadre, il che è ben diverso. Ha preso recentemente e pagato profumatamente, calciatori come Bernardeschi, Pjaca, Caldara, Dybala, Alex Sandro. Nessuna Cantera, nessun vivaio sforna talenti insomma. Insomma, la bufala della Juventus da applausi nel modellare giovani calciatori sino a portarli ad alti livelli in prima squadra, si scioglie come neve al sole.