Due reti, la convinzione d’aver indirizzato la partita e poi il pallino consegnato in mano all’avversario… solo che stavolta l’avversario non si chiamava Genoa o Chievo Verona (con tutto il rispetto). La Juventus adotta la solita tattica utilizzata in Serie A, dopo il vantaggio si è abbassata come da indole di Allegri, consegnando il gioco nelle mani del Tottenham, ma gli inglesi con la qualità della quale dispongono hanno fatto tanto male alla squadra di Allegri. La gestione del tecnico non convince sino in fondo, la Juventus potrebbe fare di più, l’atteggiamento remissivo imposto dal tecnico impaurisce la squadra. I calciatori si son convinti di dover difendere il risultato col coltello tra i denti, ma farlo per un’ora è complicato, rischioso, la Juve non può accontentarsi di difendersi. Una squadra con la qualità della Juventus potrebbe far possesso e gestire il risultato in maniera diversa, non per forza barricandosi e ripartendo. Deve continuare a metter paura all’avversaria. Questa gara fa capire qual è il livello del campionato italiano, praticamente inesistenti le squadre che solitamente provano ad attaccare la Juventus rispetto all’ottimo Tottenham visto questa sera. Il risultato non è certo positivo per i bianconeri, il 2-2 è rischioso. Allegri è senz’altro nel mirino delle critiche, il tecnico dovrebbe dar più fiducia ai suoi uomini. Il pessimo messaggio mandato alla squadra dopo il vantaggio è stato pagato a caro prezzo, il Tottenham era alle corde ma è stato incoraggiato a risvegliarsi dallo stesso Max. Fischi all’Allianz Stadium, fischi meritati.
La “solita” Juventus: inizio sprint e poi dominio del Tottenham, la paura di Allegri si riflette in campo, fischi all’Allianz!
