Il Torino è stato contestato ieri sera dai propri tifosi al ritorno da Verona. Un confronto civile, ma che rende chiaramente l’idea della situazione venutasi a creare in casa granata. Eppure andando ad analizzare un po’ i colpevoli di tale situazione, verrebbe istintivo non accanirsi contro i calciatori, né contro il povero Mazzarri. C’è invece un altro aspetto che sottolineiamo da tempo, la squadra è stata costruita male, la rosa non è competitiva per raggiungere l’Europa League tanto voluta a parole dalla società, ma all’atto pratico forse si poteva fare qualcosa in più. Una rosa costruita male dicevamo, sì perchè c’è un’incredibile lacuna all’interno dei 25 di Mazzarri che prima furono di Mihajlovic. Una mancanza basilare che si sta ripercuotendo sul gioco del Torino in tutta la stagione al di là di chi sia l’allenatore.
Il Torino non ha qualità a centrocampo, lo ripeteremo sino alla nausea. Il gioco di una squadra si costruisce lì, in mediana, dove le concorrenti all’Europa League hanno un tasso tecnico certamente superiore. Ieri i granata sono scesi in campo con il trio Rincon, Acquah, Obi… servono commenti? Tre incontristi, qualità ridotta all’osso, un centrocampo da zona retrocessione. Senza qualità non si può andare avanti, sopratutto non si può pensare di competere con le squadre che attualmente occupano i posti validi per l’Europa. La Roma ha Strootman, Nainggolan e Pellegrini, il Milan vanta Biglia, Kessiè e Bonaventura, mentre la Sampdoria schiera Praet, Torreira e Linetty. Si evince chiaramente come tutte le squadre abbiano 2 calciatori di qualità ed un solo incontrista a far legna, il Torino invece ha tre uomini di rottura su tre. L’unico uomo qualitativamente di spessore della mediana granata è Baselli, ieri relegato in panchina. Insomma, una rosa costruita malissimo da Petrachi, inutile prendersela con tecnici o calciatori..