Polveriera Juve, clamoroso retroscena sulla rissa nello spogliatoio: Buffon combina un altro pasticcio e smaschera lo “stile” bianconero

CalcioWeb

Tensione altissima in casa Juventus dopo il k.o. rimediato domenica sera allo Stadium contro il Napoli: i bianconeri dopo l’eliminazione in Champions League sono sempre più nervosi e adesso temono di concludere la stagione senza vittorie visto il Campionato ancora in bilico a 4 giornate dalla fine e la Coppa Italia tutta da conquistare nella finale contro il Milan. Per un ambiente, una società e una tifoseria per cui “vincere è l’unica cosa che conta“, pesa come un macigno la sconfitta di inizio stagione con la Lazio nella Supercoppa italiana e dopo 6 scudetti consecutivi e 3 vittorie consecutive in Coppa Italia, per la prima volta dopo 7 anni i bianconeri rischiano di concludere una stagione senza trofei.

Juventus-Napoli Koulibaly
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Il nervosismo dimostrato al Bernabeu da Buffon & compagni nel post-partita è sempre più esplicito. Il clamoroso retroscena rivelato oggi dalla carta stampata è la tensione nello spogliatoio dopo la sconfitta contro il Napoli, dove Buffon avrebbe rimproverato a Benatia di essersi perso Koulibaly in occasione del calcio d’angolo che ha concesso ai partenopei di vincere una partita stra-dominata.

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Ed è proprio questo il punto. Per Buffon il problema è quel gol. In realtà quel gol è soltanto la logica conseguenza di errori molto più gravi, e molto più a monte. La Juve avrebbe strameritato di perderla anche prima quella partita. L’abbiamo già scritto ieri: adesso tutti scoprono che Allegri gioca male solo per il gol di Koulibaly, ma in realtà è da 4 anni che la Juve è così brutta.

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Il problema non è Benatia che si perde Koulibaly. Il problema è che il Napoli è superiore per gioco e riesce a fare addirittura spettacolo con un organico di gran lunga inferiore. Il problema è che Allegri pensa sempre e solo a difendersi, in 4 anni ha vinto tanto in Italia com’era scontato per la forza della propria squadra rispetto alla debolezza delle rivali, ma non ha mai dato un’idea di gioco a quella che è una vera e propria corazzata con uno degli organici più importanti d’Europa.

Buffon carriera finita
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Buffon, dopo l’imbarazzante reazione del Bernabeu indegna di un Campione del suo calibro, della sua storia e della sua esperienza, ne ha combinata un’altra probabilmente ancora più grave. A parte i modi (avrebbe dovuto tranquillizzare i compagni, non alimentare polemiche gettando benzina sul fuoco in un momento così delicato), se c’era qualcuno con cui prendersela in quel momento era proprio mister Allegri (nelle sedi più opportune, con calma a Vinovo dove Buffon certamente può dire la propria al tecnico) e non certo con Benatia, che dopo il fallaccio che ha compromesso la Champions League al 93° di Madrid, non si regge più in campo e ad ogni partita combina una frittata che costa caro (era in marcatura su Simy a Crotone e su Koulibaly contro il Napoli). Allegri dovrà schierarlo per forza anche nelle prossime decisive partite di campionato e coppa Italia visto l’infortunio di Chiellini, e Buffon anziché incoraggiarlo gli ha dato il colpo di grazia nel momento più difficile.

L’epilogo di Buffon con il calcio giocato sta avvenendo nel modo peggiore possibile: la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia 2018 e il “De Profundis” di uno dei cicli della Juve più vincenti ma anche più brutti.

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