Rigore all’intervallo, Friburgo contro Var ma niente ricorso

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Il Friburgo non farà ricorso contro l’omologazione del risultato della sfida salvezza contro il Mainz persa per 2-0, pur stigmatizzando l’utilizzo che è stato fatto del Var. Nel posticipo del 30esimo turno della Bundesliga, i giocatori sono stati richiamati dagli spogliatoi durante l’intervallo per un rigore concesso al Mainz e assegnato dall’arbitro Guido Winkmann su segnalazione dell’assistente video durante la pausa.

Il penalty è stato trasformato da De Blasis al 7′ di recupero, tra le
veementi proteste dell’allenatore del Friburgo Christian Streich che in un primo momento aveva detto alla sua squadra di non rientrare in campo. Nonostante la rabbia, il Friburgo rende noto che non presenterà ricorso “per concentrarsi totalmente sulle prossime importanti gare”. “Ma il modo in cui l’assistente video è stato coinvolto nella partita di lunedì è stato estremamente infelice -evidenzia il Friburgo in un comunicato-. Il fatto che i giocatori di una squadra debbano essere richiamati dallo spogliatoio non può essere nello spirito del calcio”.

Secondo il club c’è “un’urgente necessità di fare qualcosa” perché “la Bundesliga non dovrebbe essere un campo di sperimentazione e lo sviluppo del Var e i suoi parametri non dovrebbero essere un’area senza legge”. Poi replicando alla federcalcio tedesca (Dfb), secondo cui il Var poteva essere utilizzato perché l’arbitro non aveva ancora lasciato il campo, il Friburgo dice: “Le immagini chiariscono che il signor Winkmann non era a conoscenza dell’intervento del Var fino a dopo che ha lasciato il campo. Dalla Dfb avremmo voluto una spiegazione trasparente, precisa e comprensibile”.

(AdnKronos)