“Noi e la Juventus abbiamo il dovere di celebrare la grande festa del calcio. Il Milan farà la sua parte e per esperienza diretta lo farà anche la Juventus. Troppo spesso si perdono di vista le reali finalità di questa disciplina, godiamoci la festa e facciamo divertire i milioni tifosi che ci guarderanno”. Sono le parole del capitano del Milan Leonardo Bonucci in occasione della visita al Quirinale dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla vigilia della finale di Coppa Italia tra i bianconeri a il Milan.
“Ringrazio lei e tutti i presenti, compresi i miei avversari per i quali nutro ancora un grande affetto -aggiunge Bonucci-. Voglio raccontare un episodio che mi ha colpito in questo ultimo weekend. Ho avuto il piacere di conoscere Ermanno, un ragazzo di vent’anni affetto da sindrome di Down, che ha voluto partecipare con dolcezza e commovente spontaneità a Milan-Verona. Quando ci siamo incontrati a fine partita, quando ci siamo incontrati e avere la possibilità a stare insieme a chiaccherare, non ha mai pronunciato la parola partita”.
“Per lui è stata solo una festa, vissuta con entusiasmo ed entusiasmo senza pari, che ha contagiato tutti, in primis la mia famiglia. Ermanno mi ha insegnato che si può trasformare una sfida ad alto contenuto agonistico in uno spettacolo rispettoso dei valori che incarnano il nostro sport”, conclude il capitano rossonero.
(AdnKronos)