Il Genoa ha raggiunto la salvezza, adesso si preannuncia un’estate caldissima sul mercato, al centro delle trattative il portiere Perin che nel frattempo svela alcuni retroscena in occasione della presentazione della Partita del Cuore del prossimo 30 maggio a Genova: “È stato un anno duro, è stato un anno in cui all’inizio non dormivo la notte, però diciamo che siamo stati bravi poi a raddrizzare la stagione. Dispiace per queste ultime due partite, però quando raggiungi l’obiettivo è sempre difficile tenere l’attenzione alta: probabilmente a Bergamo non ce l’avevamo, con la Fiorentina in casa sì però non siamo riusciti lo stesso a portare il risultato a casa. Secondo me però la prestazione c’è stata e questo è importante, perché fa capire che ci siamo ancora: adesso vogliamo fare bene le ultime due giornate e regalare delle gioie a noi e ai nostri tifosi per finire in bellezza”.
“Partita del Cuore la mia ultima qui? Non lo so, non so nemmeno se potrò esserci perché credo che ci sarà la Nazionale e non so se il ct che ci sarà o quello che c’è adesso mi convocherà: preferenze sul nome del prossimo allenatore dell’Italia? No, io ho la preferenza per la maglia azzurra, per questo mi piace essere sempre tra i convocati: provi un senso di patriottismo vero quando ti convoca la Nazionale, è qualcosa di straordinario, fa piacere quindi chiunque ci sia in panchina di essere tra gli uomini che vestono la maglia Azzurra”. Su Ballardini: “nel calcio alla fine contano i numeri e i numeri hanno detto che l’allenatore meritava di essere riconfermato: non abbiamo detto niente di più di quello che pensano tutti – Perin e altri giocatori si erano sbilanciati a favore della conferma del ‘Balla’ – e di quello che pensa il Presidente, perché altrimenti non gli avrebbe rinnovato il contratto. C’è l’occasione di fare una stagione positiva, allenatore e Presidente faranno le migliori scelte possibili per la società”.