“Il calcio femminile alla Figc? Non si tratta di essere contro qualcuno, mi sembra solo un discorso di buonsenso. Tra l’altro è richiesto da quelle società che già fanno il campionato o che vogliono farlo solo con garanzie e che altrimenti non investirebbero”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, soffermandosi a margine della Giunta sulla posizione polemica della Lega dilettanti guidata da Cosimo Sibilia in merito alla decisione presa dal commissario della Figc, Roberto Fabbricini.
“Non si tratta di essere a favore di una componente o dell’altra”, ha evidenziato Malagò. “E’ inutile che raccontiamo che il calcio femminile è un importantissimo bacino inesplorato e con grandi potenzialità, che è esploso nel 90% dei paesi del mondo e che da noi con la tradizione che abbiamo sta come sta. Inutile dire anche che la squadra femminile è olimpica come l’Under 21”, ha fatto notare Malagò.
Riguardo l’intento di alcune componenti (Lnd, Aic e Lega Pro) di trovare un nome autorevole da candidare alla presidenza della Figc per chiedere le elezioni già alla fine di luglio, il capo dello sport italiano ha ribadito: “Lungi da me fare discorsi di parte, ma
oggettivamente siamo nel pieno dei processi di riforme che uno può condividere o no, ma sono quelle da sempre auspicate. Si può fare solo se hai un presidente forte, autorevole e con la piena condivisione di tutte le componenti, soprattutto Lega A e B che sono il motore economico del movimento. E in questo momento, al di là dei diritti sacrosanti, la Lega A non è nemmeno rappresentata”.
(AdnKronos)