La Roma non è riuscita nell’impresa di conquistare la finale di Champions League, la squadra giallorossa è comunque uscita a testa altissima dalla competizione. Grande rammarico da parte del direttore generale Mauro Baldissoni ai microfoni di Sky Sport: “Ovviamente il rammarico c’è ancora, quando si arriva a giocarsi fino all’ultimo minuto una semifinale di Champions League bisogna giocarla pensando di poter arrivare meritando fino alla fine. Questo è quello che hanno fatto i ragazzi, il Liverpool ha meritato al di là di qualche errore di troppo fatto all’andata da noi, la sensazione è che i Reds fossero un avversario alla nostra portata. Non si può comunque ignorare quello che è stato il percorso della Roma e ciò che si è costruito, quello che rimane secondo noi alla consapevolezza”.

ALFREDO
“Avendo come impegno quello di portare la Roma ad essere una delle squadre più importanti d’Europa, possiamo dire che il percorso poteva sembrare ambizioso, e lo è, ma il presente ha dimostrato che questa squadra deve giocare costantemente Champions League. Questo ormai è il quarto anno che arriviamo in questa competizione – anche se purtroppo l’anno scorso siamo usciti ai preliminari contro il Porto – una partita come quella dell’altra sera costituisce un po’ una pietra miliare di un percorso che ti può far rendere conto di dove sei arrivato. I tifosi sono ben attenti a quello che si fa per loro, non possono che apprezzare quello che la società sta facendo. A volte è difficile spiegare l’obiettivo in corso d’opera ma quando si comincia a toccare con mano tutto diventa più facile. Io ho sempre sentito molto rispetto per noi dai tifosi giallorossi, è ovvio che adesso l’entusiasmo c’è perché il lavoro che si è svolto nel tempo è un lavoro eccellente. Questo i tifosi, sempre ben attenti, non possono che non apprezzarlo e riconoscerlo alla società”.
Sull’arbitraggio dell’Olimpico: “Ci tengo a sottolineare che il presidente in pubblico ha affermato un principio più generico ovvero quello che per evitare degli errori si può far uso della tecnologia e quindi ne ha invocato l’adozione anche in Europa. Nell’immediato post partita avrà usato qualche parola un po’ colorita, frutto della frustrazione del momento ma sicuramente non vogliamo mancare di rispetto a nessuno, tanto meno all’arbitro che è il primo ad essere consapevole quando sbaglia”.