Caos a Genova dopo che la curva della Sampdoria in occasione dell’ultimo match perso contro il Napoli ha intonato cori discriminatori nei confronti del Napoli con la e conseguente sospensione per tre minuti dell’incontro. Decisivo il pronto intervento del presidente Massimo Ferrero, sceso addirittura in campo per andare a calmare i suoi tifosi usando toni molto duri definendoli “scappati di casa”.
ECCO IL COMUNICATO DEI TIFOSI:
“A maggio del 2016, praticamente due anni dopo il suo insediamento alla presidenza dell’U.C. Sampdoria, stanchi di tutta una serie di uscite fuori luogo e di atteggiamenti incompatibili con il decoro che la sua carica dovrebbe imporre, siamo andati a chiedere al signor Massimo Ferrero che questi continui episodi finissero, che venissero da lui rispettati la storia, i colori, la tradizione e la tifoseria della Sampdoria”. “Prendiamo atto che tale impegno é venuto meno, – afferma la lettera – con frasi ingiuriose, persino con velate minacce, e peggio ancora con un invito a ‘starsene a casa’ per aver espresso un legittimo e largamente condiviso rammarico per l’epilogo della stagione che va a concludersi. Pertanto con noi, quelli che quando viene bene sono il 12esimo uomo in campo, quelli che sono la più bella tifoseria del mondo, il signor Ferrero ha chiuso. Non ci rappresenta né ci rappresenterà più in nessuna maniera”. “La rottura col sig. Ferrero non coinvolge in nessuna maniera i collaboratori della Sampdoria, che svolgono con professionalità il loro mestiere, che stimiamo e che siamo certi si sentano allo stesso modo colpiti da questi comportamenti inaccettabili; le forme di dissenso che adotteremo non avranno come teatro lo stadio di Marassi o qualsiasi altro stadio in cui sia impegnata la Sampdoria. Questa faccenda non può e non deve nuocere alla squadra, in nessun caso e per nessun motivo”.