“Festeggio sei mesi esatti da vice commissario della Figc domani: abbiamo fatto tanto e credo bene. La finale dell’Europeo Under 19 raggiunta dalla nostra Nazionale e’ l’ultimo picco. Prima c’era stata l’Under 17, sconfitta anche lei in finale. Ai punti siamo la Nazionale migliore. Non abbiamo vinto, ma i risultati sono radici forti per il futuro”. E’ il pensiero di Alessandro Costacurta, intervistato dal “Corriere della Sera”. “L’Under 19 lascia un’eredita’ pesante, ora i nostri club devono avere il coraggio di puntare sui ragazzi: fateli giocare. Il Portogallo era piu’ esperto, molti hanno spazio nelle seconde squadre o in club europei. Il campionato Primavera non basta. Le malizie le impari in serie C e in B contro gente che a un ragazzino gliela fa sudare. Esci piu’ scafato da certe categorie. E poi c’e’ l’eredita’ lasciata alla Nazionale: non siamo cosi’ a secco di talenti. Alcuni stranieri sono piu’ pronti, all’estero ci si punta di piu’. E qui torno alle seconde squadre: sono necessarie”. Costacurta punta su Roberto Mancini per il rilancio della Nazionale magigore: “Lo conosco da trent’anni, e’ un entusiasta. Il Mondiale ha aiutato l’Italia a non considerarsi l’ultima ruota del carro. L’eliminazione con la Svezia e’ stata vissuta come una vergogna, ma pure altre grandi al Mondiale sono cadute con loro: il CALCIO e’ livellato. Non esserci andati da’ fastidio e non deve ripetersi. Puo’ capitare di perdere con la Svezia, non puo’ essere la regola. L’entusiasmo pero’ e’ tornato, adesso – conclude – servono subito i risultati contro Polonia e Portogallo in Nations League”. E infine: “Un ritorno al Milan? Leonardo e’ un amico, non lo escludo”.
Costacurta: “i club puntino sui giovani”
