Dopo il terremoto delle ultime settimane la situazione sembrava molto più tranquilla per quanto riguarda il campionato di Serie A ma adesso si rischia un nuovo clamoroso ribaltone. Ricordiamo che il Parma è stato già punito con 5 punti di penalizzazione per il prossimo campionato per i messaggi inviati dall’attaccante Calaiò agli avversari dello Spezia dove veniva chiesto un atteggiamento ‘leggero’ nell’ultima partita di campionato che poi ha portato alla promozione nel campionato di Serie A. Il Parma ha presentato ricorso ed adesso spera di ridurre ulteriormente la penalizzazione. Iniziale sospiro di sollievo per il Chievo ma adesso rischia di complicarsi ulteriormente.
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CASO PLUSVALENZA AL CHIEVO, LA SITUAZIONE
Inizialmente il Chievo si era salvato per improcedibilità, adesso però il club è stato nuovamente deferito. Il procuratore federale e il procuratore federale aggiunto, “espletata l’attivita’ istruttoria in sede disciplinare, esaminati gli atti del procedimento, a seguito della decisione del Tribunale Federale Nazionale (pubblicata con C.U. n. 10/TFN del 25 luglio 2018) con la quale ha, tra l’altro, dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti del Chievo Verona e di alcuni dirigenti e, per l’effetto, ha restituito gli atti alla Procura Federale con riferimento a tali posizioni”, hanno deferito allo stesso Tfn-sezione Disciplinare Luca Campedelli, Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli. Per responsabilità diretta ed oggettiva è stata deferita anche la società. Il Chievo non rischia la retrocessione ma una pesante penalizzazione che potrebbe essere pesantissima, secondo le ultime indiscrezioni arrivare anche ad un massimo di 10 punti. Vorrebbe dire falsare il campionato già prima dell’inizio con una penalizzazione pesantissima per il Chievo ed una comunque pesante per un club come il Parma che nella scorsa stagione si trovava in Serie B.
Il Crotone chide il rinvio delle prime due giornate
Il Crotone non ci sta dopo le ultime sentenze e chiede giustizia con il rinvio delle prime due giornate del campionato di Serie A. Rinviare le prime due partite “per consentire alla Giustizia sportiva di pronunciarsi sul caso della plusvalenze della formazione veneta”. A richiederlo è il Crotone tramite gli avvocati Elio Manica e Giancarlo Pittelli, alla Figc, in seguito al rigetto della richiesta della stessa società, deciso ieri dalla Figc, di rinviare l’inizio dei campionati. La richiesta del Crotone è legata “a motivi di opportunità, in relazione al fatto che i due gradi di giudizio della giustizia sportiva porterebbero a una pronuncia dei giudici in tempi incompatibili con l’inizio della A. Il tutto al fine di un ripristino della legalità violata in danno del Crotone e per scongiurare l’irrimediabile danno cagionato alla società”. I legali del Crotone sottolineano, “l’evidente frustrazione del significato e degli effetti della sanzione certa che sarà irrogata nei confronti della società deferita e della possibilità di partecipare al campionato della massima serie”. Un caso clamoroso e che ancora può portare a sorprendenti colpi di scena.
