Giornata di presentazioni per il Monza, inizia la nuova era Berlusconi mentre Adriano Galliani sarà il nuovo ad. Bordate dal parte dell’ex Milan nei confronti dei rossoneri: “grazie per essere intervenuti in questo grande numero, per me questa è una giornata di grande commozione, grazie a Silvio Berlusconi torno nella mia squadra del cuore. Nel 1975 divento azionista del Monza grazie a Cazzaniga e un gruppo di imprenditori come Felice Colombo. Conobbi Berlusconi nel 1979, ero un suo fornitore e mi invita a cena: mi chiese se fossi in grado di creare tre reti televisive con l’elettronica industriale. Dico di sì perché trasmettevamo Montecarlo, capo d’Istria e svizzera italiana: dico si, ma ad una condizione. Dò disponibilità a stare in giro sempre, chiedendo a Berlusconi una sola cosa: seguire il Monza in casa e in trasferta. Io dovevo poter seguire anche a Catania il Monza, così come a Bari. Berlusconi mi guarda come un pazzo, ma mi dà l’ok. Vado avanti con il Monza, invito Berlusconi allo stadio quando il Milan viene al “Brianteo” e faccio 10 anni di Monza, andando poi al Milan con Berlusconi nel 1985”.
“Però, chiedevo sempre cosa avesse fatto il Monza quando entravo in spogliatoio, il Monza è nel nostro DNA: mia madre, che ho perso a 14 anni, era parente di un presidente del Monza degli anni ‘30. Quindi a 5 anni io andavo a vedere il Monza: le prime due lire che ho guadagnato con elettronica industriale le spendevo così. Nel 1975 il Monza vinse il campionato di C, finimmo per cedere Peressin e acquistammo Ariedo Braida che giocava nel Palermo, dimostrandosi il giocatore più intelligente. Braida chiese di venire con noi dirigenti a cena, sicuro di imparare di più da noi: vincemmo il campionato in quell’anno e andammo in B. Portai al Monza Daniele Massaro. Questa operazione è stata fatta con grande romanticismo da Berlusconi: non mi sarei mai occupato di Lecco, Como o Varese perché ho preso botte da ragazzo andando in giro con Il bandierone. Sono andato per 31 anni in prestito al Milan, ora torno a casa al Monza: la mia vita senza Berlusconi sarebbe stato diversa e meno divertente. L’unica squadra alla quale ho detto che sarei potuto tornare è questa. Tra qualche giorno, forse venerdì prossimo, Berlusconi convocherà una conferenza dove dirà cosa vorrà fare del Monza, forse a Villa Gernetto”
“Questa trattativa nasce il 31 agosto con una telefonata tra me, Nicola e Felice Colombo: non abbiamo mai scritto né detto una parola, né fatto una mail. Ho chiesto a Nicola se fosse in piedi o seduto, di tenersi forte…e da stamattina Fininvest ha acquisito il 100% del Monza. Siamo felici di avere Nicola Colombo presidente, e gli chiediamo di mantenere questo primo posto che abbiamo per altre 35 giornate…. Per Berlusconi è una questione altrettanto romantica: voleva fare qualcosa per il territorio, da casa sua vede le luci accese del Brianteo e ha sempre amato il calcio e lo sport. Berlusconi prima di avere il Milan ha l’Edilnord, con il Milan creò una squadra di pallavolo, di rugby e cerco di prendere anche l’Olimpia Milano. La cifra di cui hanno parlato i giornali è molto vicina alla realtà. Credo sia più facile passare dalla B alla A che andare dalla C alla B: chissà che 43 anni dopo possa arrivare una nuova promozione. Berlusconi? Non è che si fosse disamorato del Milan, ma gli impegni politici lo hanno frenato. L’altra sera però guardò il derby Renate-Monza per 94’, a lui sta tornando l’entusiasmo: possiamo fare grandi cose. Sono un tifoso di professione, che io abbia incarichi o meno. Sono un tifoso pazzo del Milan e esulto ancora, lo sono anche del basket: sono tifoso pazzo del Monza come lo ero da ragazzino, non è una questione di cariche. Mi ricordo la prima promozione nel 51, quando vinciamo a Mortara: se volete fare qualsiasi domanda a riguardo posso rispondere. Mi avessero nominato consigliere sarebbe stato uguale, domenica mi presento a Ravenna. Senza picchiare gli arbitri? Vediamo…. Abbiamo un buon centravanti, Cori, un buon portiere, un buon allenatore, un buon ds: nel calcio conosco tutti i procuratori d’Italia, il 50% delle mie telefonate erano sempre con personaggi calcistici. Tutti mi parlano bene dell’allenatore e del ds: vi pregherei di finirla con i nomi di ex Milan, il Monza è ben gestito e faccio i complimenti al presidente e al suo staff. Non ho parlato con nessuno, parlo solo con Antonelli e lo sprono a prendere giocatori. Bisogna muoversi con criterio, non prendi Messi e lo porti al Monza così…”.

“Kakà? Del Monza futuro risponderà Berlusconi. Rivedermi a San siro? Assolutamente. Quasi mai le partite coincidono, ieri sera ho sofferto molto: ero stato invitato, ma con la giornata di oggi…per me comunque il Monza e il Milan sono forever. Credo non ci sia nulla di meglio dei risultati sportivi: se sarà un Milan (lapsus, Monza) simpatico e che farà bene, aumenteranno i tifosi. Non ho stressato Berlusconi per comprare il Monza, è stata una decisione naturale di Fininvest. Ovvio che mi abbia fatto felice e che sia saltato subito addosso a Nicola Colombo. Pensare di comprare da solo il Monza? Sono legato in maniera indissolubile a Berlusconi e Fininvest: sono 39 anni che sono legato a Berlusconi e il mio destino è legato al suo gruppo, sto con Fininvest. Stadio? Faremo ciò che andrà fatto- Milan-Monza? I sogni non si possono bloccare, ma la sognerò tra due anni…uno sogna Brigitte Bardot da giovane, poi si accontenta”.