Si sono concluse le prime partite valide per l’ultima giornata della fase a gironi di Champions League, sono scese in campo Napoli ed Inter, entrambe eliminate. Saluta la competizione ma a testa altissima la squadra di Carlo Ancelotti, altra prestazione fantastica per gli azzurri ad Anfield, un campo difficilissimo e caldissimo per qualsiasi squadra. Il Napoli ha giocato con coraggio ed è stato condannato da un errore del portiere Ospina, nel finale clamorosa occasione per Milik ma grande parata di Alisson, questa volta a fare la differenza per la qualificazione sono stati i portieri ed in più il solito fantastico Salah autore della rete decisiva. Il Napoli non riesce a qualificarsi con ben 9 punti conquistati, è una beffa considerando il valore degli avversari, Liverpool e Psg, gli inglesi sono riusciti a staccare il pass con lo stesso numero di punti. E’ come il 2013, altra eliminazione beffa per il Napoli. Addirittura fuori dalla competizione nonostante i 12 punti conquistati nel girone contro Borussia Dortmund ed Arsenal, solo differenza reti a fare la ‘differenza’. Il Napoli si dimostra grande dunque in Champions League ma sfortunato.
L’Inter sbaglia un ‘rigore a porta vuota’
Chi deve recriminare invece è l’Inter, la squadra di Luciano Spalletti non ha approfittato dell’aiuto del Barcellona che davanti al pubblico aveva fermato il Tottenham sul punteggio di 1-1, stesso risultato per i nerazzurri contro il Psv (squadra già eliminata) che non basta per staccare il pass. Considerando il valore della rosa l’Inter stava per realizzare una grande impresa ma ha rovinato tutto con una prestazione da dimenticare e nella partita più facile, non basta il solito Icardi mentre grave errore di Asamoah che ha permesso il vantaggio del club olandese. L’Inter deve ‘mangiarsi’ le mani, ha sbagliato un ‘calcio di rigore a porta vuota’, eliminazione che potrebbe portare un contraccolpo anche in campionato. Al momento del sorteggio il girone dell’Inter era stato considerato sfortunato, poi un pò di ‘fortuna’ in qualche incontro come le gare d’andata contro Tottenham e Psv, Spalletti ha voltato le spalle pure alla ‘Dea bendata’.
