L’obiettivo di Roberto Mancini è quello di rilanciare l’Italia dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Russia, adesso ha tutte le carte in regola per tornare vincente. L’impatto del nuovo Ct è stato molto importante, l’ex Inter dà importanti indicazioni anche per il futuro: “sono contento, penso di aver costruito un bel gruppo, una Nazionale speciale e divertente. Sulle tracce di quella delle notti magiche del 1990” ha detto nel corso di un’intervista con il Corriere dello Sport. “Sto lavorando pensando al futuro: guardo i giovani, li studio, li preparo e li faccio giocare. Penso che le ultime partite abbiano ricreato una bella armonia tra la squadra e la gente dopo una delusione insopportabile. Vedere i Mondiali senza di noi è stata dura. Quagliarella? Nel mese di marzo iniziano le qualificazioni europee, se sono in difficoltà e continua a segnare uno o due gol a partita come adesso, lo convoco di corsa. Avete visto che colpi? Che gol? Ma Fabio, per questioni anagrafiche, deve sapere che nel lungo periodo non può avere un futuro azzurro. Un principio, questo, che vale per tutti”.
“Balotelli? Io ho fatto il possibile, spero sempre che succeda qualcosa, naturalmente in positivo. Tornerà in Nazionale solo se lo merita. Da giovane mi ha dato tanto, sia all’Inter che a Manchester. Negli ultimi mesi davvero poco. Ma ha 28 anni, se vuole ha tempo, gli Europei e i Mondiali dovrebbero essere attrazioni fatali”. Infine apre ad un clamoroso futuro alla Juventus: “Nella vita mai dire mai davanti a niente. Ma non è questo il momento di sognare: l’Italia, per me, è un punto di arrivo”.