Nella giornata di giovedì la Reggina è scesa in campo nella gara davanti al pubblico amico contro il Potenza, solo un pareggio nello scontro per la zona playoff, la partita è stata condizionata anche dal rigore fallito da Baclet e dai dubbi sul fuorigioco fischiato per l’occasione di Sandomenico. Le prime partite con Massimo Drago in panchina (è subentrato a Cevoli) hanno fatto emergere pregi e difetti. Il passaggio al 4-3-3 ha messo in evidenza la coppia di centrali formata da Conson e Gasparetto mentre il problema evidente è risultato quello sul fronte terzini soprattutto a sinistra dove sono stati impiegati Procopio e Solini. A centrocampo bene le mezzali, il problema principali riguarda l’assenza di un calciatore in grado di fare girare la squadra, compito di De Falco che però in queste prime partite non ha entusiasmato anche per una condizione fisica ancora non ottimale. Per il resto solo risposte positive, soprattutto in attacco nonostante il rigore sbagliato da Baclet, manca ancora il migliore Doumbia. Drago ha bisogno ancora di tempo, la migliore Reggina potrà vedersi tra circa un mese.
Reggina, i pregi ed i difetti del modulo di Drago
