Roma-Porto, la carica di Pellegrini, Di Francesco e De Rossi

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“Vi assicuro che il Porto è una grande squadra. Non è livello top ma è grande squadra, sarà difficile. Sappiamo quali emozioni porta passare il turno, ti cambia una stagione, nonostante le difficoltà che abbiamo trovato finora. In campionato vogliamo arrivare tra i primi quattro e ci siamo e in coppa vogliamo superare il turno. Martedì sarà una battaglia da fare tutti insieme”. Sono le parole del centrocampista della Roma Lorenzo Pellegrini, intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo prima dell’importante gara di Champions contro il Porto. “Quest’anno abbiamo sbagliato tanto, non ci nascondiamo. Se rigiocassimo la gara con la Fiorentina, non finirebbe mai di nuovo 7-1 per loro. Dobbiamo migliorare tutti quanti. Questa squadra è fatta di ragazzi giovani – ha aggiunto – si deve crescere ed acquisire esperienza. Non c’è mai stato un dubbio sulle qualità di ognuno di noi, sappiamo di essere stati costruiti per stare in alto, che è dove vogliamo stare”.Pellegrini assicura poi che “tutti pensano a vincere nessuno al proprio orticello, su questo non mi trovate d’accordo. E’ umano che in alcuni episodi negativi inconsciamente ti butti giù e su questo dobbiamo lavorare. Per me è una grande squadra e una grande società con grandi uomini prima che giocatori. È un club che deve, tramite il proprio progetto, porsi degli obiettivi più importanti, che non si possono raggiungere dopo tre mesi. Deve costruire la propria casa, il proprio stadio, una pietra alla volta. Deve porsi degli step, raggiungerli e poi superarli. Così, da qui a pochi anni diventerà una delle più grandi in Europa“. Sul ruolo di trequartista: “Cerco di essere sempre disponibile per qualsiasi ruolo. Sinceramente trequartista mi vedo meglio, mi sento più libero. Da mediano o da mezzala ti devi dividere il campo”. Su Zaniolo: “Nicolò è un ragazzo molto intelligente. Sa quello che gli sta accadendo, non gli succede nulla per caso. Si è meritato tutto questo”, ha concluso Pellegrini.

Importanti indicazioni in conferenza da Di Francesco: “Manolas si è allenato con la squadra. Olsen è in dubbio. Schick non ci sarà per un infortunio muscolare. Gli altri assenti, come Perotti, speriamo di riaverli contro il Bologna. Schick? Difficilmente disponibile contro il Bologna. Il ruolo di Zaniolo domani? Potrebbe anche giocare a destra, ma non posso darvi la formazione. Può essere un ruolo coperto da Kluivert o Florenzi. Ma dipenderà da me e dalla partita che vorremo fare. Che gara mi aspetto? Ci vuole gamba ed esperienza. Non possiamo pretendere che De Rossi giochi sempre per esempio. A volte puoi avere grandi gambe e poi tremano di fronte alle difficoltà. Dobbiamo unire corsa ad esperienza perché solo correndo non si va da nessuna parte”.

Parla anche De Rossi: “Kolarov? Mi sento tirato in mezzo in questa situazione perché voglio bene ai tifosi e considero Kolarov un fratello. I tifosi si devono fidare di me quando lo difendo perché è un grande giocatore e professionista. Ci tiene a questa maglia. Non salta mai un allenamento ed è sceso in campo anche se non era al 100% e non stava bene. Preferisco sosì piuttosto uno che bacia la maglia, ma si ferma al primo dolorino. Il tifoso va rispettato, questo va ricordato, va anche assecondato visti i risultati ma mi piacerebbe che questa frattura si ricomponga. La sfida col Porto domani sarà importante. Il Porto è abituato a giocare queste gare, ma anche per noi la Champions è un valore aggiunto e dopo la Champions dello scorso anche noi abbiamo fatto esperienza, siamo stati un po’ sfortunati lo scorso anche, ma non va bene attaccarsi al passato. Il mio futuro? Se starò bene continuerò a giocare. I miei compagni parlano sempre bene di me? Li ringrazio, ma loro non si rendono conto che sono loro per primi a darmi tantissima forza”.

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