Roma, arresto De Vito, Cristina Grancio: “Ora capisco perché De Vito ha sempre avuto un atteggiamento ambiguo sullo stadio”

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Cristina Grancio, consigliera del Comune di Roma, che era stata espulsa dal Movimento 5 Stelle per aver avanzato dubbi sul progetto legato al nuovo stadio della Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, ha rilasciato importanti parole: “Di Maio ora rilascia dichiarazioni patetiche, ma lui conosceva la situazione. Nonostante conoscessero le problematiche legate allo stadio sono andati avanti come treni con arroganza e supponenza. Questa vicenda sarà la pietra tombale sul progetto stadio. Non vedo alcuna riflessione da parte della Raggi, chiedere le sue dimissioni è un dovere nei confronti della città. Gli elettori del M5S si sentiranno traditi, come mi sono sentita io quando mi sono ritrovata in questa situazione in cui io cercavo di far aprire gli occhi ai miei compagni e invece venivo additata e messa in una situazione di mobbing”. Sull’arresto di Marcello De Vito. “Non sono stupita perché De Vito aveva ai miei occhi un atteggiamento ambiguo sul nuovo stadio della Roma. Non si capiva se fosse a favore o contro, anche durante le riunioni di maggioranza. Probabilmente questa situazione chiarisce la sua ambiguità. Sul futuro del progetto, conclude: “Insieme a Fassina ho presentato una mese fa una delibera di annullamento in autotutela, proprio legata a tutte le illegittimità che ha sempre riscontrato il tavolo dell’urbanistica che poi è stato falcidiato. Proprio in questi giorni questa delibera sta iniziando il suo iter nei due municipi dove cadrà la variante urbanistica, cioè il nono e l’undicesimo. Quindi mi aspetto che questa delibera passi e sia appoggiata, perché non avrebbe senso proseguire con lo stadio dopo queste vicende”.

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