Alphonso Davies, la storia dell’ex rifugiato che ora segna col Bayern Monaco

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Il 19enne Alphonso Davies, ala canadese di origini liberiane in forza al Bayern Monaco, è diventato ieri il più giovane marcatore degli ultimi 20 anni di storia dei bavaresi, segnando nel trionfo per 6 a 0 ottenuto contro il Magonza. Per trovare un giocatore ancora più giovane ad aver segnato con la maglia dei bavaresi, bisogna tornare a 20 anni fa, quando Roque Santa Cruz segnò la sua prima rete in Bundesliga a 18 anni e 12 giorni. Davies è nato il 2 novembre 2000 nel campo profughi di Buduburam, nel distretto orientale di Gomoa, in Ghana, dove i genitori si erano rifugiati per sfuggire alla seconda guerra civile allora in corso in Liberia, loro Paese d’origine. Ecco come il padre del giocatore ricorda quei momenti difficili: “Per sopravvivere dovevi impugnare una pistola e io non volevo. Era sicuro vivere lì, ma era una vita dura”. La madre aggiunge: “Il panorama era spaventoso, dovevi saltare sopra i cadaveri per trovare da mangiare. La vita di un rifugiato e’ come se ti mettessero in un container e ti bloccassero, non c’è via d’uscita“. Il giocatore ha trascorso cinque anni in Ghana, prima di trasferirsi insieme a tutta la sua famiglia prima a Windsor, in Ontario, e poi a Edmonton. L’ala risulta anche il più giovane calciatore ad aver segnato nel campionato canadese, con il primo goal a 16 anni 6 mesi e 22 giorni; il più giovane marcatore della storia dei Vancouver Whitecaps e della nazionale canadese. Grazie a questi risultati, il Bayern Monaco lo ha prelevato in estate per 10 milioni di euro. Il tecnico dei bavaresi, Nico Kovac, ha detto di lui: “E’ un giovane giocatore che può agire su entrambi i lati dell’attacco e anche coprire il ruolo di terzino sinistro. Sono felice perché grazie a lui potremo concedere una pausa ad Alaba, che stava avendo alcuni problemi. Sono felice per Alphonso perché è andato in Canada con un obiettivo, è importante per lui”.

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