Calciatore ucciso, le rivelazioni shock dell’imputata

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“Sono colpevole al cento per cento di avere ucciso Andrea La Rosa, mio figlio non c’entra niente, non era con me quella sera. L’ho fatto perche’ La Rosa ha minacciato me e i miei nipoti”. Sono le parole di questa mattina, rendendo dichiarazioni spontanee in aula, di Antonietta Biancaniello, la 60enne imputata insieme al figlio Raffaele Rullo di omicidio volontario e occultamento di cadavere per il delitto dell’ex calciatore del Brugherio calcio, ritrovato morto il 14 dicembre 2017. Secondo la ricostruzione La Rosa fu ucciso un mese prima, il 14 novembre 2017 nella cantina del palazzo dove abitava la donna a Quarto Oggiaro, nella periferia di Milano. Il corpo sarebbe stato messo in un fusto di benzina, in seguito versato l’acido e le esalazioni hanno provocato la morte del 35enne. “Ho ammesso il delitto fin da subito – ha detto la donna – non so se mio figlio potra’ mai perdonarmi, ma io l’ho fatto per lui, perche’ come ha minacciato me, La Rosa avrebbe potuto minacciare anche lui”.

“Non chiedo perdono, non chiedo scusa, chiedo solo di capirmi. Se mio figlio deve andare in carcere, ci vada per quello che ha fatto lui (le truffe alle assicurazioni di auto di cui e’ accusato in un altro filone, ndr) ma non per quello che ho fatto io”.

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