Candreva ma non solo, quando i campioni fanno beneficenza: da Baggio a Ronaldo, passando per Totti

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L’ultimo a scendere in campo non per indossare gli scarpini ma in un aiuto di una persona in difficoltà è stato Antonio Candreva. Il calciatore dell’Inter si è detto ponto a pagare la retta della mensa della bambina di Verona che, per il mancato pagamento della quota da parte dei genitori, era stata costretta a mangiare tonno e cracker invece del pasto completo.

Non è la prima volta che un calciatore compie opere di beneficenza. Tra questi c’è Cristiano Ronaldo. Eletto nel 2015 stella dello sport più caritatevole al mondo dalla piattaforma DoSomething.org, nel 2009 ha donato più di 100 mila euro al centro di ricerca che aveva curato il tumore al seno di sua madre. Invece nel 2011 aveva messo all’asta la sua seconda Scarpa d’Oro: il ricavato, 1.5 milioni di euro, era stato devoluto in beneficenza per costruire alcune scuole a Gaza, in Palestina. Ma non solo: nel 2014 ha pagato l’operazione al cervello di un bambino di dieci mesi, mettendo all’asta maglietta e scarpette. Bei gesti, che sono continuati nel tempo.

Common Goal” è un progetto creato da Juan Mata che chiede ai calciatori di devolvere l’1% del loro stipendio a favore di organizzazioni benefiche legate al calcio nel mondo . Ne fanno parte, tra gli italiani, Chiellini e Martina Piemonte, attaccante della AS Roma. Fabio Cannavaro invece, ora allenatore del Guangzhou Evergrande in Cina, ha aperto la “Fondazione Cannavaro Ferrara”, che si occupa di progetti che mirano a contrastare il disagio infantile e giovanile della città e della provincia di Napoli attraverso lo sport e attività di aggregazione e formazione al lavoro.

Anche l’ex capitano giallorosso Francesco Totti, ambasciatore Unicef, è stato protagonista di numerosi eventi di beneficenza, in particolare con l’Ospedale Bambino Gesù. Per il suo impegno sociale, Roberto Baggio aveva ricevuto nel 2010 il World Peace Award. Baggio aveva abituato a gesti di solidarietà, con contributi a organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo e con finanziamenti ad ospedali. Dopo il terremoto che colpì l’Emilia nel 2012, scese in campo insieme a Inzaghi, Gattuso, Crespo e Sosa per raccogliere fondi.

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