Grave episodio nel mondo del calcio e dei procuratori: molestie nei confronti di baby calciatori, la posizione dell’UAFA

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“In merito alle ultime notizie di cronaca apparse sui giornali nazionali e non, la UAFA, Union Agent Football Association, tiene a rendere nota la sua posizione. Come poc’anzi spiegato, nella giornata di oggi il mondo del calcio e dei procuratori è stato colpito da un grave, esecrabile e abominevole episodio di molestie sessuali da parte di un agente sportivo nei confronti di almeno tre minorenni. Senza soffermarci sull’inaccettabile condotta della persona in questione, la UAFA vuole, prendendo le distanze da questi comportamenti, chiedere esplicitamente e pubblicamente al sottosegretario Giorgetti, al presidente del CONI Malagò e a tutte le massime autorità sportive e federali di soffermarsi a riflettere su quanto accaduto. In maniera particolare la nostra Associazione vuole soffermarsi sulla decisione di reintrodurre l’esame di iscrizione all’Albo dei procuratori chiedendo a questo punto che all’interno dell’esame stesso sia presente, non solo una valutazione idonea sul diritto sportivo e sulle normative FIFA che regolamentano il trattamento e il trasferimento dei calciatori minori, ma anche e soprattutto una valutazione psicologica sull’idoneità psichica di coloro che si apprestano a lavorare con soggetti che spesso sono minorenni”.

“Come prevede il regolamento per i concorsi pubblici, in fase di per-concorsuale vengono valutati i requisiti generali per svolgere una determinata mansione all’interno della pubblica amministrazione. Allo stesso modo, noi della UAFA chiediamo che anche nell’elenco dei requisiti minimi degli apprendisti procuratori ci sia non solo la dichiarazione di incensurabilità ma anche una valutazione psicologica dei candidati. E’ necessario, quindi, introdurre figure idonee nella commissione d’esame e sopratutto nel calcio visto che sono tanti i giovanissimi che si addentrano in questo mondo. E’ vostro e nostro compito tutelarli, per questo motivo chiediamo a questo punto che siano tutti i procuratori obbligati allo svolgimento dell’esame completo, quindi le prove scritte ed orali ma anche la valutazione psicologica. Tutti, anche coloro che si sono sottoposti ad esame prima del 1 aprile 2015″.

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