Messi e il Barcellona, amore e odio: ma veramente si può criticare uno così?

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Vinci, da tanti anni. Sei decisivo, spesso, ma soprattutto continuo. Sbagli, poche volte. E’ abitudine quindi che tu venga osannato da tutti. Ed è anche normale che non accada nulla quando, raramente, non riesci ad essere protagonista. Eppure esiste un uomo, di nome Lionel Messi, che si ha anche il coraggio di criticare. Ma davvero? Veramente si può dire qualcosa ad uno così?

Ebbene sì, è successo. I “suoi”(?) tifosi gli hanno rimproverato l’eliminazione in Champions League, all’aeroporto di Liverpool, lui ha reagito e c’è stato un vivace diverbio sfociato per fortuna in nulla più. Ora, premesso che alcuni supporter frustrati e arrabbiati poco dopo una sconfitta cocente ed inaspettata non possano rappresentare la totalità delle migliaia e migliaia di fans blaugrana, l’episodio fa comunque molto riflettere. Fa riflettere perché il calcio dimostra come, se sei un fenomeno ed abitui il mondo intero a non sbagliare mai, in automatico sei tenuto ad essere sempre al top. Ed è un po’ ciò che accade con la “Pulce”. Per tante stagioni non ha sbagliato nulla, quest’anno è tornato decisivo, ma ecco che una partita disastrosa lo erge subito a principale responsabile di una disfatta. Anche perché, nella confusione totale dei blaugrana ieri sera, è stato tra i pochi a rendersi pericoloso specie tra la prima e seconda rete del Liverpool, quando il Barça è sembrato poter fare male. Piuttosto –  giusto per fare un esempio – se proprio si doveva andare contro qualcuno, questi poteva essere Dembelé, finora dimostratosi più che sopravvalutato (a fronte della cifra esagerata con cui il Barcellona lo ha acquistato) come in occasione delle occasioni fallite all’andata e che avrebbero potuto cambiare le sorti della doppia sfida.

Ma c’è anche un’altra dimostrazione. Quella incontrovertibile, inconfutabile, mai smentita, secondo cui il calcio non sia uno sport individuale. E’ stato sempre così e sempre sarà. E, tranne per qualche gara in particolare rimasta nella storia, anche i più forti hanno bisogno di una squadra intorno. Il confronto tra l’argentino e Ronaldo è tale anche qui, con il portoghese che ha fatto e fa quello che vediamo solo quando la squadra lo mette in condizione, e soltanto in alcuni casi è riuscito a fare la differenza da solo. Tornando a Messi tralasciamo, chiaramente, il paragone con la Nazionale Albiceleste, ancora vittima dell’ombra di Maradona a tal punto che ogni grande calciatore della Seleccion viene confrontato al “Pibe de Oro”.

Messi resterà sempre uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, per alcuni il migliore, per altri no. Ma poco importa. Ciò che è certo è che sembra impensabile, assurdo, che possa essere anche minimamente pensato di criticare questo calciatore…

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