Arresto Platini – Scandali, favori e compensi gonfiati: quell’inchiesta di France Football che aveva anticipato tutto…

La notizia è di qualche ora fa: messo in stato di fermo l'ex calciatore della Juve e presidente Uefa Michel Platini. L'inchiesta di France Football che aveva anticipato tutto...

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La notizia è di qualche ora fa: messo in stato di fermo l’ex calciatore della Juve e presidente Uefa Michel Platini. La motivazione è legata all’inchiesta in merito all’assegnazione dei Mondiali in Qatar del 2022.

Emersa  la notizia, torna alla ribalta anche l’inchiesta di France Football del gennaio 2013. Si leggeva di un incontro top secret all’Eliseo, datato 23 novembre 2010. Presenti il presidente francese Nicolas Sarkozy, il principe del Qatar Tamin bin Hamad al-Thani ed il numero uno dell’Uefa Platini. Scopo di quell’incontro convincere Platini a votare per il Qatar nello scrutinio sull’assegnazione del Mondiale 2022, in cambio di cospicui investimenti degli sceicchi. Promessa mantenuta, sia da parte di Platini sia da parte dei qatarioti, che pochi mesi dopo compreranno il Paris Saint-Germain e lanceranno la campagna acquisti più costosa che si sia mai vista Oltralpe.

La dimostrazione, scriveva il giornale, che l’assegnazione del torneo iridato al piccolo, ma potente, Stato del Golfo era stata influenzata da “atti di collusione e corruzione“. Il ‘Qatargate’, secondo la ricostruzione di France Football, non aveva come protagonisti solo Platini e Sarkozy: avrebbe coinvolto un gran numero di alti dirigenti del calcio mondiale, africani e asiatici, ma anche sudamericani ed europei, che si sarebbero fatti letteralmente ‘comprare’ dagli emiri qatarioti con piccoli e grandi favori, sponsorizzazioni di eventi, partite amichevoli con compensi gonfiati e, riferivano fonti vicine alla neonata commissione etica della Fifa, forse anche tangenti versate direttamente sui loro conti bancari. Tra gli esempi citati, un’amichevole tra Brasile e Argentina, giocata il 17 novembre 2010 a Doha, per la quale ciascuna delle due federazioni ricevettero l’esorbitante compenso di 7 milioni di dollari.

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