CONFERENZA TOTTI – Oggi, alle 14 Francesco Totti dirà ufficialmente addio alla Roma dopo 18 anni esatti dallo scudetto. L’ex capitano giallorosso spiegherà i motivi della sua scelta, che lo hanno portato a rifiutare il ruolo di direttore tecnico. Una delle ragioni principali sembra essere il rapporto sempre teso con Franco Baldini, ma sarà Totti a chiarire il tutto alle 14 nella sala d’Onore del CONI con possibili indicazioni anche sul suo futuro. La conferenza stampa live in diretta su CalcioWeb.
“Ringrazio il presidente Malagò per avermi dato questa possibilità. Mi dimetto dal mio ruolo nella Roma, vista le condizioni è stato giusto prendere questa decisione, non ho mai avuto la possibilità di lavorare sull’area tecnica Roma. L’unico obiettivo è il bene della Roma e l’amore verso questi colori, i presidenti, calciatori e allenatori passano, le bandiere no. Non è stata colpa mia. Prendere questa decisione è stato difficile, ho sempre provato a portare in alto questi colori”.
“Non è stata colpa mia perchè non ho avuto la possibilità di esprimermi, non sono stato coinvolto in un progetto tecnico, non ci siamo mai trovati ed aiutati uno con l’altro, erano a conoscenza delle mie intenzioni, sono stato escluso da tutto”.
“Alla gente di Roma devo dire solo grazie per come mi hanno trattato, c’è sempre stato reciproco rispetto, chiedo ai tifosi di continuare a tifare per questi colori, è la squadra più importante al mondo. La Roma è la Roma, anche da fuori continuerò sempre a tifare Roma, è un arrivederci non un addio”.
“Sto valutando tutte le ipotesi per il futuro, accetterò quella che mi farà stare meglio, la decisione che prenderò sarà definitiva. Non voglio dare colpe a nessuno, non è stato rispettato il percorso e ho preso questa decisione”.
“Avevo un contratto di sei anni, sono entrato in punta di piedi perchè era l’inizio per me come dirigenza, sono state fatte tante promosse ma non sono state mai mantenuti, ho un carattere ed una personalità. Da quando sono arrivati gli americani hanno cercato di metterci da parte, hanno voluto questo e ci sono riusciti”.
“Il rapporto con Franco Baldini non c’è mai stato e mai ci sarà, uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io, ci sono troppe persone che mettono bocca e fanno casino. L’ultima parola spettava sempre da Londra, era inutile esprimere la propria opinione”.
“Tutti sappiamo dei problemi della società per il fair play finanziario, bisogna vendere entro il 30 giugno”.
“Mi hanno detto che sono incompetente quando ho detto che la Roma arriverà tra il quarto ed il quinto posto, io sono stato trasparente non potevo più rimanere”.
“Il presidente deve essere sul posto, i calciatori ed i direttori hanno bisogno di questa presenza, quando non c’è il capo non c’è rispetto dei ruoli”.
“In tanti vorrebbero investire in questo club ma ci vuole nero su bianco, non so niente di tutto ciò. Tante cose mi hanno fatto riflettere e pensare, non c’è stato un episodio che mi ha portato a questa decisione, venivo chiamato solo quando si creava qualche problema. Un ritorno alla Roma? Serve un’altra proprietà”.
“Per il bene di tutti è meglio lasciare adesso, i dirigenti hanno detto che sono ingombrante. Io non ho mai parlato di soldi, ho chiesto di fare il direttore tecnico, ho chiesto di dare il mio contributo e di decidere, sono passato in secondo piano. Non sono andato a Londra perchè me l’hanno detto due giorni prima, l’allenatore era stato già scelto. L’unico allenatore che ho chiamato è Antonio Conte. Mihajlovic, De Zerbi, Gasperini e Gattuso non sono stati mai chiamati. Con Baldini non posso più tornare, il vaso è rotto”.
“Fienga è l’unico che mi ha fatto una proposta seria, l’unico nome che ho fatto è stato quello di Claudio Ranieri e siamo riusciti a portarlo alla Roma, ha fatto il massimo per questi colori, ha meritato il tributo dei tifosi, merita un grande ringraziamento”.
“Il direttore tecnico dà un parere importante anche sull’allenatore, hanno scelto tutto loro, non ho deciso io su Fonseca. L’unico che poteva cambiare la squadra era Conte, Antonio ci aveva dato l’ok, poi ci sono stati dei problemi e ha cambiato idea”.
Su De Rossi: “Daniele va rispettato doveva essere avvertito molto prima della decisione, il tempo passava e la situazione si è complicato, è stato avvertito a due giornate dalla fine del campionato. Il con Daniele ho parlato da amico, non da dirigente, ho dato dei consigli a Daniele, mi aspettavo il suo addio”.
“Sarri non l’ho mai contattato, è un grande allenatore però era sotto contratto con il Chelsea e si erano creati alcuni problemi, Fonseca deve trovare un ambiente sereno, la gente lo stima per come si è messo a disposizione”.
“Volevo dare il mio contributo, le promesse sono state fatte, reali non tante. Ci sono dei problemi finanziari, devi vendere i pezzi pregiati e la squadra si indebolisce”.
“Due bandiere come Totti e De Rossi meritano di avere tutto nelle loro mani, la dirigenza si è affidata a persone sbagliate. Qualcuno mi ha pugnalato, ci sono delle persone a Trigoria che fanno il male della Roma. Baldissoni sotto alcuni punti di vista mi ha aiutato, ha una carica importante”.
“La dirigenza è a conoscenza dei miei spostamenti, tutti i dirigenti vanno in vacanza, il problema è che non li conosce nessuno e non li riconoscono”.
“Negli ultimi giorni Pallotta ha provato a trattenermi ma in due anni non ho mai parlato con lui o Baldini, non ero ben voluto. Sono stato un peso per la società. Sono arrivate offerte da squadre italiane, una stamattina, valuterò tutto”.
“Ringrazio Pallotta perchè comunque mi ha permesso di rimanere a Roma, ho imparato nuove cose, non sputo sul piatto dove ho mangiato, adesso deve essere bravo a riconquistare la fiducia della gente. Adesso deve ripartire il progetto Roma. Il resto non conta niente, adesso Pallotta deve cambiare registro”.
“Florenzi non l’ho sentito, ho parlato con Pellegrini e non ci credeva, è un ragazzo forte e speciale sia in campo che fuori, può dare tanto a questa maglia, è tifoso della Roma. Quando vedi calciatori e dirigenti che ridono dopo le sconfitte ti girano le palle, con queste persone non vai da nessuna parte”.
“Mancini ha una grande Nazionale e deve riportarla in alto”.
“Non si rendono conto di quello che hanno fatto perchè non vivono la quotidianità della Roma, dall’altra parte del mondo arriva solo l’1% di quello che succede all’interno dalla squadra”.
“Mi hanno chiesto un parere su un calciatore, l’ho sconsigliato. Monchi è da tanto che non lo sento. Ho preso posizioni forti su Nainggolan”.
“Di Francesco aveva chiesto 4-5 calciatori che non sono mai arrivati, le cose si devono sapere. Quanti ne sono arrivati? Zero. Di Francesco non l’ho portato io ma Monchi”.