Morte Astori, ancora mistero: c’è un terzo indagato, si parla di occultamento e distruzioni di atti veri

La vicenda legata alla morte di Davide Astori si arricchisce, purtroppo, di nuovi scenari e misteri: esce fuori un terzo indagato

CalcioWeb

Ancora misteri, purtroppo, legati alla morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina deceduto il 4 marzo 2018 a Udine nella camera d’albergo in cui era in ritiro con la squadra. Dopo l’accusa dei giorni scorsi relativa ad un documento compilato soltanto successivamente al decesso, e rivelatosi quindi falso, l’inchiesta si infittisce e mette in luce la presenza di un terzo indagato.

E’ stato infatti iscritto nel registro degli indagati anche il direttore della Medicina sportiva dell’ospedale fiorentino di Careggi, Pietro Amedeo Modesti. Ne dà notizia oggi il quotidiano La Nazione, spiegando che l’ipotesi di reato avanzata nei confronti di Modesti è soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Nel mirino della procura è finito il referto di un esame, sempre lo ‘strain’,  Sul referto dello strain, stampato dal computer dell’istituto di Medicina sportiva di Careggi, sarebbe comparsa l’equipe della struttura oggi diretta da Modesti. E Modesti, del tutto estraneo agli eventi accaduti nel luglio 2017, accorgendosi di questo particolare, avrebbe tentato di distruggere il documento che però è arrivato ugualmente in procura. Lunedì i tre indagati sono stati convocati in procura per l’interrogatorio.

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