Inizialmente sembrava di difficile realizzazione, poi il Flamengo si è tirato fuori e la strada è diventata in discesa: pare ormai cosa fatta il trasferimento di Mario Balotelli al Brescia. Lui, l’ultimo ‘big’ italiano a scegliere la provincia. Dopo aver girovagato l’Italia e l’Europa, ha deciso con il cuore, ritornando nella città dove è cresciuto. Ma, come detto, è soltanto l’ultimo, perché tanti prima di lui hanno compiuto un percorso simile.
Rimanendo a Brescia, non si può dimenticare Roberto Baggio, uno dei calciatori italiani più forti di tutti i tempi. Il ‘Divin Codino’ ha girovagato per mezza Italia prima di chiudere la carriera nella città lombarda, in quattro stagioni quasi 50 gol e tante splendide giocate.
Un altro 10, seppur con caratteristiche un po’ diverse, è Giuseppe Signori. Dopo i begli anni alla Lazio, in cui ha vinto tre titoli di capocannoniere, le brevi parentesi a Genova e Sampdoria prima del Bologna. Ma scelta fu più azzeccata, con i rossoblu saranno 84 i gol in 178 partite. Tantissimi gol al Bologna anche per Marco Di Vaio, 66 in 148 presenze per lui.
Altro italiano talentuoso, che ha fatto le fortune più fuori dall’Italia che nel nostro paese è Gianfranco Zola. ‘The Magic Box“, sardo di nascita, ha deciso di chiudere la carriera ‘a casa sua’. Due anni a Cagliari, nel primo arriva la promozione in Serie A e nel secondo la permanenza.
Luca Toni, invece, è tornato dove tutto aveva iniziato: dalla provincia appunto. ‘Sbocciato’ tardi, arriva a Firenze non più giovanissimo e dopo il Mondiale 2006 è protagonista e capocannoniere al Bayern Monaco. A 38 anni, vince con l’Hellas Verona la classifica marcatori.
Non solo attaccanti, però. C’è spazio anche per i difensori, tra questi Pietro Vierchowod. Dopo aver vinto di tutto in Italia e in Europa, alla soglia dei 40 anni sceglie Piacenza, con cui in tre anni contribuisce a due salvezze, Lascerà a 41 primavere.