Marcelo: “Juventus, la Champions è possibile. Fonseca porta novità a Roma”

Marcelo, terzino del Real Madrid, si è concesso a "La Gazzetta dello Sport" per una chiaccherata sul suo club ma anche su Juventus e Roma

CalcioWeb

Quasi 500 partite con la maglia del Real Madrid. Ha raccolto l’eredità di Roberto Carlos e non lo ha fatto rimpiangere. Stiamo parlando, ovviamente, di Marcelo, che ha concesso un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”. Il terzino brasiliano è stato spesso paragonato al connazionale e come Roberto Carlos poteva arrivare in Italia.

«Roberto Carlos è stato un crack, ma nella mia testa non mi c’è mai stata questa idea. Mi sono sempre sentito legato al Real Madrid e al madrilismo. Sono stato avvicinato spesso a dei club italiani, ma erano solo rumors. La verità è che amo il Real, è la mia casa e il miglior club del mondo».

Tanti titoli vinti in carriera ma Marcelo ricorda.

«Quando firmi con il Real Madrid sai che puoi vincere tutto, ma di certo ciò che ha fatto questo club in Europa in questi anni è un record difficile da eguagliare o superare. Vincere tutto ciò che abbiamo vinto è stato il risultato della grandezza del Real come sforzo. E la differenza l’ha sempre fatta l’umiltà con cui abbiamo giocato ogni partita. Qualcuno può pensare che noi si sia convinti di essere più forti, ma il segreto è il contrario. Se abbiamo vinto così tanto è perché abbiamo sempre guardato dal basso e non dall’altro gli avversari, rispettandoli».

Acquisti importanti in Serie A. Lo scorso anno Cristiano Ronaldo, ora Lukaku.

«Mi piace, è un campionato che sta recuperando la forza e l’importanza del passato. Poi c’è il luogo comune che sia un calcio meno bello e più rigido. Il vostro calcio, come quello mondiale, sta andando verso un’accezione totale, sempre più ambiziosa».

La Juventus domina in Italia ma non riesce a vincere la Champions.

«Ma negli ultimi anni ci è andata vicina due volte, arrivando in finale. Vincere la Champions però è una cosa complicata. è la ciliegina finale di un percorso. Il fatto però di essere stata sempre competitiva è la dimostrazione del suo valore. Con Cristiano Ronaldo, poi, le speranze di vincerla sono aumentate».

Domenica la sfida alla Roma.

«È un nuovo progetto, con un nuovo tecnico. È un peccato che sia fuori dalla Champions, negli ultimi anni la Roma ha raggiunto risultati spettacolari. Fonseca mi sembra buono, può portare una ventata di novità. Spinazzola anche è un acquisto interessante e occhio poi al portiere: Pau Lopez è forte, una vera garanzia per il futuro, noi in Spagna lo conosciamo bene…».

La partita di domenica è anche una sfida per sensibilizzare la gente allo sviluppo sostenibile del pianeta.

«Qualcuno può pensare a che a noi giocatori temi come questi non interessino. Invece io, ad esempio, sono molto preoccupato per il futuro dei nostri figli. Lo sviluppo sostenibile deve essere il gol più bello delle nostre vite».

Brutta stagione quella scorsa per il Real Madrid.

«La pressione che c’è sul Real non è paragonabile a nient’altro nel mondo dello sport. Quando il Real non vince, sembra che il mondo crolli. Questo club ha dato tanto al calcio, più di quanto ha ricevuto. Ora abbiamo un buon mix di gioventù ed esperienza, con l’umiltà giusta faremo ancora molto bene…».

Brasile e Italia, due nazionali in difficoltà, che stanno provando a rinascere.

«Brasile e Italia hanno scritto la storia del calcio, vivendo un po’ tutte le situazioni. In qualsiasi momento, però, nessuna nazionale è mai stata felice di incontrarle. E gli azzurri stanno tornando al top, di questo ne sono certo. La squadra di Mancini andrà di certo all’Europeo, nelle ultime gare ha fatto molto bene. E può tornare a competere presto per vincere dei trofei».

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