Massimo Mirabelli: “Se oggi il Milan è molto giovane è anche grazie a noi”

L'ex direttore sportivo del Milan Massimo Mirabelli è tornato a parlare della squadra rossonera: le sue parole a Radio Sportiva
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Come già fatto diverse volte, l’ex ds del Milan Massimo Mirabelli è tornato a parlare della squadra rossonera e del suo momento attuale. Lo ha fatto a Radio Sportiva, ecco le sue parole.

IL PASSATO “Milan? Noi abbiamo fatto buone plusvalenze senza grandi campioni. Quella campagna acquisti ha avuto luci e ombre, ma c’era solidità. Sento tante chiacchiere: se oggi il Milan è molto giovane è anche grazie a noi”.

IL PRESENTE – “L’ultima settimana di mercato potrà riservare ancora qualcosa. L’Inter merita i complimenti per il mercato e sarà protagonista con la Juve, ha una proprietà importante e ha aggiunto un top come Conte in panchina. Sarà avvincente anche per lo scudetto”

PLUSVALENZE – “E’ un tema ricorrente. Qualcosa non va, ci sono valutazioni insensate ma come in tutte le cose prima o poi finirà questa cosa. Non è una cosa normale, i conti vanno fatti quadrare senza artifizi. Il FFP non aiuta, fatta la legge trovato l’inganno. Molti grandi club europei si muovono attraverso un percorso non troppo ‘lineare’. Spero che venga fatta chiarezza”.

CUTRONE – “Mi è dispiaciuto che sia andato via dal Milan. Può essere utile in ottica Nazionale e poteva esserlo per i rossoneri. Quando c’eravamo noi doveva andare in B, noi lo abbiamo riabilitato. Forse ci si poteva guadagnare un po’ di più.

ANDRE’ SILVA – “Rimane un attaccante importante. Questo volerlo dare via a tutti costi fa capire che si vuole svendere e si abbassa il prezzo. Penso che sia un giocatore di livello”

SUSO – “E’ uno dei più forti in quel ruolo, ma non capisco chi auspica un modulo albero di Natale e farlo giocare trequartista. Dopo un precampionato bisogna avere le idee chiare, non cambiare in corsa. Suso è una certezza ed è stato messo dove non la è”.

CORREA – “Per quello che Elliott ha investito, questo Milan dovrebbe essere a giocarsi i primissimi posti come l’Inter. Correa? Sento cifre importanti su di lui. È un buon giocatore, ma non risolve i problemi. Decide chi comanda però”.