Se in Serie A si comincia domani, in Premier League sono già alla terza giornata. Alla vigilia di un altro weekend di campionato, hanno parlato alcuni allenatori in conferenza stampa. Ecco le loro parole.
LAMPARD (CHELSEA): “Kante ha subito un infortunio, vedremo come reagirà nelle prossime 24 ore. Ha un fastidio alla caviglia. Rudiger non è ancora pronto, speriamo la prossima settimana. Si sta allenando, mi è sembrato brillante ma vogliamo proteggerlo, è stato fuori a lungo. Batshuayi? Abbiamo bisogno di lui e della competizione che crea in attacco. Sta lavorando duro. Fossimo stati più cinici in attacco avremmo avuto 3 vittorie. Questa è la sfida per noi“.
POCHETTINO (TOTTENHAM): “Esperimenti? Non sono uno scienziato o un chimico. Avete parlato di esperimenti. Sono cose che succedono in altri contesti. Siamo allenatori e facciamo il nostro lavoro, non sperimentiamo. Lo Celso trova in una situazione non semplice. E’ tornato tardi dalle vacanze dopo la Coppa America, non ha avuto un’adeguata preparazione, non si è allenato molto. Adesso si sta allenando ma è lontano da ciò che ci aspettiamo da lui. Ha bisogno di tempo“.
KLOPP (LIVERPOOL): “La cosa più importante per me è che non si concepisca il campionato come una corsa a due. Se così fosse, non sappiamo se ne facciamo parte. Dobbiamo dimostrare molto, di nuovo. Una stagione come quella dell’anno scorso è una cosa straordinaria per noi. Come diamo per scontato che rigiocheremo in quel modo? Dobbiamo migliorare. Rinnovo Chamberlain? E’ una grande notizia. Abbiamo parlato molto di lui durante la sua assenza per il suo talento. Adesso è tornato al 100%, e’ in una buona forma e ci aiuterà molto. Il piano di ampliamento di Anfield? E’ presto, siamo ancora ai primi passi. Non è facile e ci saranno alcune cose da sistemare prima ma il piano mi piace“.
GUARDIOLA (MANCHESTER CITY): “David Silva vicino alle 400 presenze? Quando pensi a questi numeri, stai parlando di anni con momenti belli, cattivi. Puoi avere una buona stagione, ma farne 10 così è incredibile. Per i tifosi, per me è stato un privilegio. Giocatori come lui hanno permesso al club di affermarsi in Premier e in Europa. Non pensavo avrebbe avuto questo successo perché si tratta di un giocatore tecnico. Non è un giocatore che strappa da un’area di rigore all’altra e la mia visione del calcio inglese mi ha fatto sorgere questa impressione sbagliata. Sono contento sia andata diversamente“.