Sacchi: “Sarri? Spero la Juve non si sia fatta trascinare dalla moda. Dovrà avere pazienza, altrimenti…”

Arrigo Sacchi ha parlato, al 'Fatto Quotidiano' della scelta 'innovativa' della Juventus di affidarsi in panchina a Maurizio Sarri

CalcioWeb

La Juventus ha cambiato allenatore. Svolta nella mentalità e nel gioco alla base della scelta di Maurizio Sarri. A commentarla, al ‘Fatto Quotidiano’, è un allenatore che – a suo tempo – fu anche innovatore: Arrigo Sacchi. Col Milan vinse tutto e fece la storia. Ecco le sue parole.

I concetti sono gli stessi, ma il calcio deve aggiornarsi ed evolversi. Solo in Italia pensiamo di fermare il tempo. La scelta di Sarri è molto diversa rispetto alla storia del club e alla sua tradizione. Spero che non si siano fatti trascinare dalla moda. Se la società avrà pazienza e convinzione, Sarri ce la farà. Altrimenti sarà dura. Al Chelsea, Sarri non aveva la qualità collettiva del Napoli ma grandi individualisti. Prendiamo il mio Milan, l’Ajax o il Barcellona di Guardiola: collettivi in continua evoluzione in cui i giocatori erano tutti capaci di interpretare la fase offensiva e quella difensiva, erano polivalenti e uniti da un filo invisibile che è il gioco“.

Conte? E’ un grande stratega, ha solo bisogno di credere un po’ più in se stesso. Antonio dà la vita al calcio, è intelligente e lavoratore. Quando era calciatore si trascriveva tutti gli allenamenti che io facevo in Nazionale. Ha l’ossessione della perfezione. Ma -come diceva Pavese- non c’è arte senza ossessione. Allegri cos’è? Un tattico naturalmente. Forse il più bravo o tra i più bravi“.

 

 

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