Bari, benvenuto in Serie C! Lezione imparata? Fiducia a Cornacchini: i tifosi mugugnano, il tempo è denaro…

Il Bari è la squadra favorita del girone C di terza serie, la compagine da battere. Il mercato ha detto questo, e il campo?
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Il calcio non è una scienza esatta. Chi fa più gol vince. Chi vince più partite è campione. Più semplice di quanto si possa pensare. O no? Forse, diciamo. Perché vince anche chi è più forte. Vince chi resiste e chi lotta. Vince chi ha una tenuta mentale elevata per più tempo possibile, e chi ha benzina nelle gambe più dell’avversario.

Regola, questa, che vale ovunque. Regola, questa, che vale ancor di più in Serie C, nel girone C esattamente. Bari. Il Bari (o la Bari). La favorita per eccellenza. Un mercato sontuoso quello portato avanti da De Laurentiis. Dopo aver dominato il campionato di Serie D ed aver confermato Cornacchini in panchina, sono arrivati tantissimi calciatori importanti, gran parte dai campionati superiori. B ma anche A, Antenucci su tutti, definito da molti il colpo dell’estate in terza serie. Bene. E dunque? E dunque c’è il campo, giudice supremo. Quello dei gol, della tenuta mentale, della lotta e bla bla bla. Come sopra. Il campo ha detto che il Bari ha ottenuto, dopo due giornate, tre punti. Ha segnato di più della Sicula Leonzio, alla prima, e ha vinto. Ha segnato di  meno della Viterbese, alla seconda, ed ha perso. Inaspettatamente. Ma il calcio non è una scienza esatta.

Cornacchini, dicevamo. E’ stato confermato, tra i pochi della passata stagione. Già, perché la D non è la C, la differenza è tanta. Serviva una mezza rivoluzione sulla rosa per fare la voce grossa in campionato. C’è chi se n’è andato, chi invece è rimasto. Compito del mister è ottenere un’altra promozione. Come? Lo abbiamo detto sopra. Lotta, corsa, resistenza. E segnare di più degli avversari. Non è accaduto, non in parte. E arrivano i primi mugugni. All’entusiasmo precampionato della piazza sono seguiti i primi fischi al termine della gara di domenica. Il Bari ha provato con la propria tecnica a far meglio dell’avversario, ma ha prevalso tanta distrazione, specie nel reparto arretrato. Supponenza? Superiorità? Difficile dirlo, difficile pensarlo, siamo soltanto alla seconda di campionato. Presto per dare dei giudizi, presto per fare analisi approfondite.

Caos Bari, i tifosi contestano Cornacchini: allenatore aggredito questa mattina!

Di certo c’è che una parte di tifoseria non è contenta di chi sta in panchina (ieri mattina aggressione verbale). Non lo era, forse, neanche lo scorso anno. Promozione, sì, ma gioco che non ha entusiasmato. Così come queste prime due giornate. Cosa fare? Proprio ieri, la società ha dato piena fiducia all’allenatore dei galletti. Scelta giusta, saggia. Scelta di chi sa come si affronta un campionato di Serie C (Napoli docet). Presto per battere i pugni sul tavolo, fiducia a tempo o meno poco cambia. Si sa, gli allenatori vivono sotto pressione. Importante sarà isolare squadra e mister dal ‘mondo esterno’, facendo capire cosa sia realmente la Serie C e cosa sia realmente questo girone C. Negli ultimi anni Lecce, Casertana, Catania, Reggina (da gennaio a maggio) insegnano. Lotta, resistenza e un gol in più dell’avversario. Bari, avrai imparato la lezione?