Michael Owen fiume in piena, se la prende con tutti: “Capello il peggiore, mi ha rovinato. Beckham infantile”

L'ex attaccante inglese Michael Owen ha scritto la sua autobiografia: non mancano stoccate ad ex compagni e allenatori, tra cui Capello e Bechkam

CalcioWeb

E’ stato uno degli attaccanti inglesi più prolifici dell’ultimo ventennio, il ‘Golden Boy’ Michael Owen ha smesso con il calcio sei anni fa ma adesso ha scritto la sua autobiografia intitolata ‘Reboot’. Nel libro, così come ripreso da Gazzetta.it, non mancano le stoccate a diversi ex compagni o allenatori. Tra questi, Fabio Capello e David Beckham.

Capello ha finito la mia carriera con la nazionale. Alla prima riunione ho notato che era molto rigido riguardo al cibo, non parlava una parola di inglese. Noi ci guardavamo e dicevamo ‘Ma come farà questo a spiegarci qualcosa?’. Ripensandoci, la scelta di dare la panchina a qualcuno che non parlava la nostra lingua è stata assurda, non so cosa hanno pensato alla FA. Per le prime due partite sono andato in panchina dopo essere stato titolare per anni. E ho pensato ‘Qui le cose non vanno’. Sembrava che dovesse cambiare per forza qualcosa. E quel qualcosa ero io, per me era evidente. Non solo Capello ha messo fine alla carriera in nazionale senza una spiegazione, ma è stato anche uno dei peggiori allenatori dell’Inghilterra di tutti i tempi. Ha causato danni enormi alla mia carriera e al calcio inglese in generale. E lo hanno pagato benissimo per farlo”.

Per quanto riguarda Bechkam, Owen chiama in causa un fallo di reazione che gli ha comportato l’espulsione: “Un comportamento infantile, inutile. La gente dirà che è stato un errore, ma la mia sensazione è che, se vuoi vincere i Mondiali, non puoi permetterti di sbagliare. Non sapremo mai come sarebbe andata a finire, ma stavamo giocando bene. Mentirei se non dicessi che David quel giorno ha deluso tutti quelli della squadra, e tutt’ora provo un po’ di risentimento per questo”.

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