Serie A, la tecnologia evita le figuracce nella terza giornata: a Genova il buio in sala…VAR

Un'altra giornata di Serie A sta per andare in archivio. Il terzo turno ha fatto registrare un numero elevato di episodi da Var

CalcioWeb

La terza giornata di Serie A si concluderà questa sera con il posticipo tra Torino e Lecce. Ma tanto è già andato in scena, dal pareggio della Juventus a Firenze alla sconfitta della Lazio a Ferrara contro la Spal, passando per le vittorie di Inter e Roma per arrivare a quella del Milan a Verona. Ma il protagonista assoluto del terzo turno di campionato è il VAR. La tecnologia è intervenuta come mai aveva fatto nei precedenti due turni. Un numero di episodi dubbi che hanno fatto recitare il ruolo di attore principale al VAR e di attori non protagonisti gli arbitri. O meglio, i direttori di gara hanno recitato male. Ma andiamo per ordine.

Buona nel complesso la prova di Irrati al Franchi, partita semplice per La Penna a Napoli (unico episodio il gol di Mertens, convalidato con il controllo VAR), qualche perplessità su Mariani a Milano. Giusta l’espulsione di De Paul, manca un giallo a Candreva per la provocazione (sarebbe stato espulso con il giallo preso al 78′ ristabilendo la parità numerica). Ma è la domenica a vedere il VAR sotto i riflettori. A Genova va in scena il primo spettacolo: buio in sala, nel verso senso del termine. E sì perché al Ferraris il restyling dello stadio ha creato problemi di cablaggio, con un convertitore bruciato che non ha permesso il funzionamento dei monitor al 90′ su un episodio che poteva essere decisivo: il rigore fischiato al Genoa per il fallo di Djimsiti su Kouamé. Contatto che le immagini smentiranno, peccato che quelle stesse immagini non siano potute essere consultate dall’arbitro Fabbri. Direttore di gara, che a dir la verità, non si era dimostrato all’altezza già in campo con diverse punizioni non fischiate al limite dell’area e un paio di gialli mancati. Buon per l’Atalanta che, dopo il rigore di Criscito, Duvan Zapata abbia (è il caso di dirlo) riacceso la luce con il gol del 1-2.

Bene Rocchi in Brescia-Bologna, aiutato dal VAR Piccinini in occasione del gol di Bani, inizialmente annullato per fuorigioco; giusta anche l’espulsione di Dessena per doppio giallo. Infinita la partita di Parma tra i padroni di casa e il Cagliari con quasi 15 minuti di recupero nella ripresa, praticamente un mini-supplementare. Annullati, giustamente, i gol di Bruno Alves e Joao Pedro, con la direzione di Pasqua buona nel complesso, ma il VAR un po’ troppo lento. Bene Calvarese a Ferrara con il rigore per la Lazio assegnato in linea con le nuove regole. Male Chiffi a Roma, con un rigore inventato dopo 2′ che solo l’intervento del VAR ha permesso di cancellare, evitando la brutta figura al direttore di gara, bravo comunque a tornare sui suoi passi, cosa che non sempre si è verificata. Festival degli episodi anche a Verona nella serata di ieri. Giusto il rosso a Stepinski, così come il rigore per il Milan. Ci sta l’espulsione di Calabria, decisivo il VAR nell’assegnazione della punizione e non del rigore nel finale di gara. Buona la prova di Manganiello.

Come abbiamo visto, ripercorrendo gli episodi di giornata, sono stati tanti i casi di VAR intervenuto per correggere gli errori di arbitri o assistenti sul campo. L’unica pecca è stato il rigore di Genova, ma il VAR non funzionava. Quindi attenzione a dire stop alla tecnologia in campo, perché gli errori si riducono e di parecchio. Non si potrà mai avere la perfezione, ma si potrebbe lavorare per avere arbitri più preparati, visto che la maggior parte degli errori è stata commessa da chi dirigeva la partita. Un’altra miglioria da fare è la riduzione dei tempi di revisione. Non si possono aspettare 5-6 minuti per convalidare un gol o verificare un tocco di mano. Lavorando in questa direzione siamo sicuri che la tecnologia sarò solo un bene per il calcio.

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