Si è parlato poco di calcio, negli ultimi giorni, a Reggio Calabria. L’ultima partita della Reggina, infatti, è datata 10 novembre: 2-0 alla Casertana con gol di Corazza e Reginaldo e vetta della classifica del girone C di Serie C consolidata. Ma, da quel momento in poi, si è parlato di tutt’altro. La settimana successiva, domenica scorsa, l’undici di Toscano non è sceso in campo vincendo 0-3 a tavolino in quel di Rieti dopo i problemi societari dei laziali, poi risolti. Una settimana di comunicati, botta e risposta, scioperi e chi più ne ha più ne metta. Comunicati e botta e risposta che si sono susseguiti anche nella settimana successiva, ma per altre vicende: quelle legate al presunto interessamento verso la Reggina da parte dell’ex patron dell’Inter, Massimo Moratti, prima che si insediasse l’attuale proprietà rappresentata dal presidente Gallo.
La ricostruzione: un anno fa, l’avvento di Luca Gallo
Dicembre 2018, poco più di un anno fa. La Reggina vive un momento di difficoltà economico e societario che rischia di farla cadere nuovamente nel baratro, a distanza di qualche stagione. La proprietà, con a capo il presidente Mimmo Praticò, pubblica una manifestazione d’interesse affinché nuovi investitori possano prendere il suo posto. Nel frattempo, i calciatori minacciano di non scendere in campo per il derby contro la Vibonese. All’improvviso, con un colpo di coda, l’imprenditore Luca Gallo provvede a saldare i bonifici pendenti verso i tesserati e la squadra scende in campo. Un mese dopo, a gennaio, l’attuale presidente diventa patron del club dello Stretto.
Le parole del sindaco di Reggio Calabria e il comunicato della Reggina
Qualche giorno fa, in occasione della trasmissione “Fuorigioco”, sull’emittente ReggioTv, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha confermato alcune voci che circolavano da settimane in merito a presunti incontri, precedenti all’interessamento di Luca Gallo, con l’ex patron dell’Inter Massimo Moratti. Una visita della famiglia milanese alle strutture sportive della città con l’intento di riaggiornarsi più avanti. Queste parole hanno infastidito la società amaranto, che ha provveduto ad emettere un comunicato precisando come stavano le cose: “Solo successivamente – si legge in uno spaccato – alla data del 10/01/2019 e quindi al definitivo passaggio delle quote, il presidente Luca Gallo venne a conoscenza che il dott. Moratti era stato contattato dalle istituzioni reggine, lo stesso visionò le strutture ritenendole fatiscenti e chiese di acquisire i bilanci con l’idea di riaggiornarsi dopo l’esito dello studio e comunque dopo la metà di Gennaio 2019, quindi ben oltre l’esigenza imminente”. Poche ore dopo, è arrivata la risposta dell’amministrazione comunale con un altro comunicato.
La smentita ufficiale: prima uscita pubblica della famiglia Moratti
Come stanno realmente le cose, dunque? A mettere fine (forse) alla vicenda ci pensa direttamente la famiglia Moratti, che mai era intervenuta sulla questione. Con una nota di questa mattina da parte di Angelomario Moratti, si tiene a precisare che: “non si tratta di notizie vere. Massimo Moratti non ha mai valutato l’acquisto della Reggina, né ha mai incontrato il Sindaco di Reggio Calabria come neppure alcun dirigente della passata Società. Sono stati effettivamente svolti una serie di incontri esplorativi,per una forma di naturale cortesia da parte mia, successivamente ai quali si è valutato di non procedere con la formalizzazione di alcuna offerta per l’acquisto della società come neppure ad un rilancio all’offerta avanzata dal presidente Gallo”.
Semplice curiosità o qualcosa di più? Moratti e il calcio, rapporto forse non terminato…
Dunque, solo semplice curiosità, che magari in futuro sarebbe potuta diventare altro. Ma non c’era, a detta di Angelomario Moratti, l’intenzione almeno iniziale di acquistare la Reggina, che comunque adesso gode di un ottimo momento di salute sotto punti i punti di vista, societario e tecnico. Semmai, tuttavia, occorre precisare come l’interesse per la famiglia dell’ex patron nerazzurro verso il calcio sia in realtà soltanto sopita. Chissà che, nel futuro prossimo, anche lui non decida di tornare ad investire nel mondo del pallone come fatto da Silvio Berlusconi con il Monza.
