Napoli, Gattuso si presenta: “Vi dico perché ho fatto questa scelta”. Poi Ancelotti, Ibra e il modulo

Napoli, la conferenza stampa di Genna Gattuso: il nuovo allenatore degli azzurri si è presentato ai giornalisti dopo la turbolenta serata di ieri

CalcioWeb

La prima di Gennaro Gattuso. Il neo tecnico del Napoli ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione. Giornata frenetica in casa azzurra: ieri in tarda serata l’esonero di Ancelotti dopo il 4-0 al Genk in Champions e la qualificazione agli ottavi, questo pomeriggio le prime parole dell’ex calciatore e allenatore del Milan. La conferenza è appena terminata. Queste le parole di Gattuso.

DE LAURENTIIS

“Mi sembra doveroso ringraziare Ancelotti. Ho letto che qualcuno ha scritto che tra me e lui ci siano stati dei dissidi, dei contrasti. Non è assolutamente vero. A volte tra marito e moglie ci si divide, si divorzia. Abbiamo condiviso un sogno, poi l’ho guardato negli occhi e gli ho detto ‘Caro Carlo è il momento di dividerci’. Non fatemi domande, oggi è il momento di Ringhio Star (Gattuso, ndr). Lui ha bisogno di darvi delle risposte, è uno che assimilato tanti concetti e ha raccolto al Milan i cocci arrivando addirittura quinto”.

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GATTUSO

“Mi sono sentito stamattina con Ancelotti, per me sono stati dei giorni difficili perché con lui ho dovuto chiarire questa situazione. Per l’ennesima volta oggi, anche se non ne avevo bisogno, mi ha dato la conferma di essere un grandissimo uomo e signore. Non fate paragoni tra me e lui, Carlo ha dimostrato tanto mentre io sono ancora giovane e devo dimostrare. Ovviamente ho scelto Napoli perché è una grande squadra, una squadra che non può stare fuori dall’Europa. Non uso giri di parole, l’obiettivo è la Champions. Vedere il Napoli in settima posizione è un colpo al cuore”.

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 “Il 4-3-3? Vediamo, vorrei fare quella tipologia di calcio perché ci sono i giocatori giusti per farlo, ma valuto tutto. Ibra? Troppo facile parlare di chi non è al Napoli, io voglio parlare solo di chi c’è qua. Non fatemi domande sul mercato perché tanto non rispondo, non penso sia giusto parlare di chi non c’è. Fate le domande di mercato al presidente o al ds”.

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“Ho rifiutato altre proposte perché non mi piacevano, se sono venuto qui è perché mi hanno colpito tante cose. E’ un orgoglio per me essere qui. Io ho una moglie italo-scozzese e la prima cosa che fa a pensare in inglese. Ecco, io penso in calabrese“.

“Se mi sono già fatto un’idea di chi schierare alla prossima? Sì, affrontiamo anche una squadra carica a pallettoni. Insigne? E’ il capitano di questa squadra, è nato qui ed è il simbolo. Ma io ho il dovere di mettere non solo lui, ma anche gli altri, nelle condizioni di tornare a rendere al meglio. Non faremo grandi test perché tra due giorni giochiamo, i metodi di lavoro miei sono poi simili a quelli di Ancelotti”.

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“Cosa posso dire ai tifosi? Sia da calciatore che da allenatore ho sempre pensato che dipende tutto da noi, da come scendiamo in campo e da cosa mettiamo in campo. Gli ottavi di Champions? Sono a febbraio, ci sono cose più urgenti prima”.

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