Leicester ci risiamo, le Foxes tentano il bis: il parallelismo con la squadra di Ranieri, ma un Liverpool in più

Il Leicester è di nuovo lì, ai piani alti della Premier League. Dopo l'incredibile exploit della stagione 2015-2016, le Foxes sognano

CalcioWeb

Quando al termine della stagione 2015-2016 il Leicester vinse la Premier League si gridò al miracolo sportivo. Ma l’avvio di campionato delle Foxes di quest’anno sembra ricalcare quello di quattro anni fa. La squadra di Brendan Rodgers ha conquistato 38 punti in 16 giornate. L’ex allenatore del Celtic ha vinto tutto in Scozia, meno bene era andata con il Liverpool. L’allenatore nordirlandese, attraverso un gioco piacevolissimo, ha riportato entusiasmo negli animi dei tifosi del Leicester, colpiti nell’ottobre del 2018 dalla morte del proprietario Vichai Srivaddhanaprabha, precipitato in elicottero.

Rodgers ha abbandonato Glasgow nel febbraio del 2019, nel bel mezzo della stagione, tant’è che i tifosi del Celtic non l’hanno presa benissimo. Eppure da quando è arrivato sulla panchina del Leicester il manager ha conquistato meno punti solo di Liverpool e Manchester City. E, tanto per togliersi uno sfizio, si è lasciato la squadra di Guardiola indietro di ben 9 punti in questa stagione. Al Liverpool c’era stato il fallimento perché le pressioni e le aspettative erano alte. Lavorare in un ambiente tranquillo, senza eccessive pretese, ha fatto tirar fuori il meglio a Rodgers. Gli ultimi mesi della scorsa stagione per rialzarsi e salvarsi senza patemi, per poi gettare le basi per un nuovo miracolo sportivo. Claudio Ranieri ha dimostrato, in quella strepitosa stagione, che in Premier si può vincere con le medio-piccole e che a chi parte per salvarsi non viene vietato di sognare, anzi.

Una rosa di tutto rispetto. Un mix di esperienza e giovani. Da Jamie Vardy, capocannoniere della Premier e uomo simbolo del Leicester dei miracoli, a Dennis Praet, arrivato dalla Sampdoria e calatosi subito nella mentalità della Premier. Il portiere è rimasto lo stesso dell’anno di Ranieri, quel Kasper Schmeichel figlio d’arte, affermatosi come uno dei migliori estremi difensori d’Europa. Tanti giovani interessanti come Harvey Barnes, Ben Chilwell, Wilfred Ndidi, Caglar Söyüncü e James Maddison. Quest’ultimo è il classico giocatore box-to-box capace di cambiare ritmo all’improvviso e di accendere la luce nella manovra delle Foxes.

Un percorso quello del Leicester che si può paragonare a quello del Cagliari di quest’anno. Squadre partite con obiettivi diversi dal vincere e che stanno stupendo gettando il cuore oltre l’ostacolo. Terzo miglior attacco quello del Leicester, con 39 gol segnati (1 in meno del Liverpool e 5 in meno del Manchester City) e la miglior difesa, solo 10 le reti subìte. Abbiamo voluto fare un parallelo con il Leicester campione d’Inghilterra. A questo punto della stagione quella squadra aveva ottenuto 35 punti, 3 in meno di quelli attuali. Il Leicester sta facendo addirittura meglio del 2015-2016. Ma…

C’è un ma. Anzi un Liverpool in più. I Reds hanno 46 punti, frutto di 15 vittorie e 1 pareggio. Una marcia impressionante. Se non fosse per la squadra di Klopp il Leicester si potrebbe tranquillamente laureare campione d’Inghilterra per la seconda volta. Ma non è detto che Rodgers e le Foxes non possano sognare, anzi. La storia ci insegna che i miracoli si ripetono. E, male che vada per il Leicester potrebbe essere Champions League. Il che sarebbe già l’ennesimo miracolo sportivo.

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