Le pazze rivelazioni di un calciatore: “In Spagna una delle mie notti più folli, sapevo solo dire ‘due birre”

Ci sono calciatori che la gente ricorda più per i loro comportamenti extra campo che sul rettangolo verde: lui è uno di questi

CalcioWeb

Ci sono calciatori che hanno lasciato il segno, nel corso della storia, per giocate, gol o partite entusiasmanti. Ce ne sono poi altri che la gente ricorda più per i comportamenti sopra le righe, oltre il limite. Tra questi c’è anche Jermain Pennant, calciatore inglese ex tra le altre di Arsenal e Liverpool, che a ‘El Periodico de Aragon’ ha raccontato alcune delle sue avventure più pazze.

La prima è da giovanissimo, quando giocava nei Gunners: “Ricordo la mia prima partita da titolare con l’Arsenal contro il Southampton. Avevo solo 19 anni e la sera prima avevo deciso di andare a una festa. Ricordo di aver fatto colazione in un McDonald’s. La peggiore preparazione possibile! Ho segnato una tripletta, nonostante arrivassi da una terribile sbornia. I miei coinquilini me ne dissero di ogni!”

Ma in Spagna la situazione non andò meglio: “A Zaragoza ebbi problemi con lo spagnolo, sapevo solo dire ‘due birre per favore!’. Insieme a Frank Songo’o ho vissuto una delle notti più folli in Spagna, un viaggio terribile a Barcellona. Eravamo rimasti con alcune ragazze e abbiamo preso il treno alle 6.30 la mattina per arrivare ad allenarmi, ma fece ritardo e noi eravamo in difficoltà. Il dottor Villanueva continuava a chiamarmi per sapere dove fossi. Non gli ho risposto. Il mio traduttore mi ha detto che era stato in casa mia e ha visto che non c’era nessuno. Sono arrivato e gli ho fatto credere che stavo dormendo e che non ero stato in grado di rispondergli”.

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