La morte di Johan Cruijff scuote il mondo del calcio: un tumore si porta via uno dei più forti di sempre

Torna l'appuntamento con la nostra rubrica "Accadde oggi". Parliamo del 24 marzo 2016, data triste per il calcio: moriva Johan Cruijff

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Giornata triste per gli appassionati di calcio, ricorre infatti la morte di Johan Cruijff: simbolo del “calcio totale”, uno stile di gioco in cui tutti i componenti della squadra partecipano attivamente alla costruzione dell’azione d’attacco e alle coperture difensive. L’inventore di questo sistema fu il mitico Rinus Michels, che tra il 1965 e il 1971, fece divertire il mondo intero con il suo Ajax. Johan Cruyff era il simbolo di quella squadra e del calcio totale, perché in grado di disimpegnarsi in ogni zona del campo. Hendrik Johannes Cruijff nacque alla periferia di Amsterdam nel 1947. Nel corso della sua carriera giocò con Ajax, Barcellona, Los Angeles Aztecs, Levante, Washington Diplomats e Feyenoord. Vinse 14 campionati, 10 coppe nazionali, 10 trofei internazionali, tra i quali 3 Champions League consecutive con i “Lancieri”. In carriera segnò quasi 400 gol e vinse 3 Palloni d’Oro. Con la nazionale segnò 33 reti in 48 apparizioni, vincendo un argento ai Mondiali del 1974 e un bronzo agli Europei del 1976. Allenò l’Ajax e il Barcellona tra il 1985 e il 1996, ottenendo grandissimi successi anche come tecnico e dando il via a quello che attualmente è il 4-3-3 dei catalani. Nonostante fumasse tantissimo, nel 1991 fu testimonial di una campagna antifumo e morì proprio per questo suo vizio il 24 marzo del 2016, a Barcellona, per un tumore polmonare, a 68 anni. E’ stato eletto secondo calciatore più forte del XX° secolo dopo Pelé. Nel corso della sua vita da calciatore fu soprannominato “Profeta del gol” e “Pelé bianco”.