Chiamatelo paradosso, ma ha una sua logica. Quanto sta accadendo nel mondo è un evento come pochi nel corso della storia contemporanea. Il Coronavirus ha cambiato le abitudini di una parte della Cina, dell’Italia e presto anche dell’Europa occidentale. Ma c’è una squadra, quella di Wuhan, che ha vissuto – per una serie di situazioni casuali – un percorso particolare. E’, ovviamente, la compagine della città da cui è partita la pandemia. Ma, quando ha avuto inizio, tutti i componenti erano in Spagna e si stavano preparando all’inizio del campionato cinese. Allo scoppio dei contagi, controlli a tappeto e nessun negativo, anche perché giorni prima al squadra si era allenata lontano dalla città di appartenenza.
Dunque, per evitare problemi, la compagine è rimasta in Spagna, dove il virus non si era ancora diffuso. E ora? Ora che in Europa la situazione peggiora di giorno in giorno, a differenza di Wuhan in cui invece migliora, la squadra cinese ha deciso di ritornare in patria. Come riporta AS, il ritornò avverrà nella giornata di sabato. Lo ha spiegato a Efe l’allenatore, José González: “Il problema ora è qui, in Cina è praticamente risolto”. E chiamali fessi…