“Non faccio previsioni e farebbe bene un po’ a tutti evitare proclami e immaginare date. Si è parlato troppo in un momento in cui sarebbe stato più rispettoso e responsabile tacere e attendere vista la situazione e i morti. Semplicemente: quando ci saranno le condizioni sanitarie per riprendere, lo faremo. Oggi non ci sono”. E’ il presidente del Cagliari Tommaso Giulini a parlare così alla Gazzetta dello Sport.
“Piuttosto – prosegue – dovremo ragionare del futuro del calcio, che sinceramente mi preoccupa molto di più. Il mondo avrà per un certo periodo un’economia post bellica in cui cambieranno tutte le dinamiche. La ripresa? Personalmente credo che se non si riesce a ripartire entro metà giugno e terminare entro fine luglio abbia poco senso riprendere”.