Bologna, Barrow commovente: “Il mio primo gol, quando riprenderemo a giocare, sarà dedicato a Bergamo”

L'attaccante del Bologna Musa Barrow ha raccontato in un'intervista i mesi difficili, il rapporto con Mihajlovic e il futuro
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Il Bologna ha ripreso gli allenamenti da oggi. L’attaccante Musa Barrow ha concesso un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ in cui ha raccontato i mesi difficili, specialmente per la ‘sua’ Bergamo: Ho perso degli amici. Gente che mi ha aiutato, sostenuto, dato consigli, anche allevato nella casa in cui stavamo ai tempi delle giovanili. Penso a don Fausto Resmini, poi la moglie di Dino, un signore pieno di umanità. Le dico subito una cosa: il mio primo gol, quando riprenderemo a giocare, sarà dedicato a loro e a Bergamo. Sarà una scritta sotto la maglia, un’intervista o uno sguardo al cielo. Ma sarà tutto per loro”. Si discute se riprendere o no il campionato, Barrow dice la sua: Ricominciare? In sicurezza però. Ma certe situazioni non andranno mai dimenticate. In Gambia diciamo che il calcio ha il potere di salvarti la vita: se può dare anche un sorriso, ben venga”.

Si passa poi a temi più ‘soft’. Il Bologna era ben messo in classifica prima dello stop: Siamo forti. E ogni compagno, da Soriano a Palacio, Bani, Danilo, mi ha dato un consiglio, un aiuto. Anche Orsolini, scherza e ride, è un ragazzo d’oro, fa spogliatoio. Oltre ad essere molto forte ovviamente. L’Europa è una cosa possibile, se continueremo a lottare come fatto prima dello stop. Avendo fatto il tragitto verso l’Europa con l’Atalanta sono convinto che potremo farlo anche qui. Sa cosa significa il mio nome? Persona testarda che non ha paura di niente: ecco, sono io”.

Infine qualche parola su Mihajlovic: “Mi disse: ‘Ti voglio con cattiveria in campo, ricordati che non devi mai sbagliare atteggiamento, per te stesso e nell’aiutare la squadra’. Anche i suoi aggiustamenti mi stanno migliorando, oltre all’esempio che ha dato lottando contro la leucemia come un leone. È un uomo incredibile. Ho avuto fortuna ad avere 4 tecnici che mi hanno permesso un upgrade, una crescita importante: Bonacina, Brambilla, Gasperini e adesso Mihajlovic”.

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